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Ilisso è una casa editrice che dal 1985 pubblica volumi di arte, archeologia, linguistica, e cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa e realizza mostre d’arte per documentare e raccontare la storia e la cultura di Sardegna tra tradizione e contemporaneità.


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Salvatore Fancello
Categoria: Pinacoteca

SALVATORE FANCELLO (Dorgali 1916-Bregu Rapit 1941) penultimo di dodici figli, rivelò da giovanissimo le sue attitudini artistiche. Nel 1929, dopo il diploma, iniziò a lavorare presso un laboratorio di ceramiche a Dorgali e grazie a una borsa di studio l’anno successivo si iscrisse all’ISIA di Monza, frequentando con Giovanni Pintori e Costantino Nivola, e dove emerse subito per le sue indiscusse capacità. Le sue prime terrecotte risalgono al 1933 e l’anno seguente, dopo aver conseguito il diploma in ceramica seguì il biennio di perfezionamento, ottenendo il titolo di Maestro d’Arte. Nel 1936 espose alla VI Triennale di Milano dove gli fu assegnato il Gran premio e dove si trasferì e seguì i circoli di cultura razionalista. Nel 1937 lavorò a un bassorilievo per la Mostra Tessile di Roma, per la Olivetti e fu chiamato alle armi nel dicembre dello stesso anno. Durante la guerra lavorò a contatto con i futuristi Martini, Sassu e Fontana con il quale aveva lavorato qualche anno prima. Nel 1940, in licenza, riuscì a lavorare per la VII Triennale di Milano dove conseguì il diploma d’onore. Nello stesso periodo fu impegnato nel lavoro di decorazione di una sala dell’Università Bocconi, ciclo di mosaici di ceramica che però rimase incompleto. Fu infatti, l’anno successivo, richiamato alle armi e morì  Bregu Rapit in Albania nel 1941. Nel 1942 si rese omaggio alla scomparsa dell’artista alla Pinacoteca di Brera dove furono raccolte insieme le sue sculture, i disegni e le ceramiche. Nel 1947 gli fu conferita la medaglia d’ora al valore e nel 1962 le sue spoglie furono rimpatriate e tumulate nel camposanto di Dorgali.