[Articolo tratto da LA NUOVA SARDEGNA del 17 novembre 2010 p.30] ORANI. Un successo al di là delle aspettative, unito all’interesse e all’apprezzamento del pubblico, hanno spinto la Fondazione Nivola a prorogare, prima, fino al 10 gennaio 2011, poi, fino a giugno le due mostre di Nuoro e Orani, dedicate a Costantino Nivola. La prima, intitolata «L’investigazione dello spazio», curata da Carlo Pirovano, è stata allestita nel capoluogo, presso gli spazi del Tribu, ed inaugurata nel dicembre 2009. L’esposizione, che ha registrato finora quasi 7mila visitatori, ripercorre le tappe più significative della ricerca espressiva dell’artista oranese e raccoglie diversi bozzetti di opere inedite e mai realizzate, ma soprattutto rivela uno degli aspetti più innovativi della sua poliedrica attività, ovvero lo stretto rapporto tra scultura, architettura e spazio urbano. Nella seconda, dal titolo «Ritorno ad Itaca», allestita lungo le vie del centro storico del paese su progetto della curatrice del museo Margherita Coppola, Nivola, come Ulisse, torna nella sua terra natia, alla quale è stato sempre legato da un rapporto viscerale, che emerge prepotentemente anche nella sua arte. Qui, nel suo paese d’origine, viene immortalato nel 1958 dall’obiettivo di Carlo Bavagnoli, in una sequenza fotografica che descrive quelle giornate, con l’esposizione delle sue sculture nelle vie del paese e la realizzazione della facciata della chiesa di Sa Itria. (a.z.)
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