Descrizione prodotto
Un romanzo-dizionario costruito con sfrenata immaginazione linguistica e ammaliante senso dell’umorismo. Da Accipicchia a Zurlì, attraverso continui richiami tra le voci, prende forma questo insolito “dizionario”, costruito con parole del vissuto dell’Autore, ma nelle quali riconosciamo l’immaginario collettivo dei nostri giorni. Il gioco della lingua scandisce quello della vita: il romanesco e il latino, il siciliano e il greco ci restituiscono le cose scomparse, mettendo in luce, con una irresistibile scrittura, la comicità e la tragicità dell’esistenza. Un libro ilare e malinconico, sensuale e romantico, tenero e duro, che cattura il lettore lasciandogli una traccia indelebile di umanità.