Descrizione prodotto
La produzione artistica di Lucio Fontana, annoverato fra i maggiori artisti del Novecento, rivela uno spiccato interesse per l’architettura, riscontrabile sia nelle sculture degli anni Trenta, sia nei buchi e tagli delle ben note tele dei Concetti spaziali, elaborate dal dopoguerra. I suoi interventi si qualificano sotto il duplice profilo della collaborazione vera e propria con architetti del calibro di Piacentini e Teragni, come pure della collocazione di opere scultoree in organismi architettonici. In questo libro il rapporto tra Fontana e l’architettura viene esplorato in merito alla produzione plastica fra il 1929 e il 1939. Realizzate per allestimenti temporanei di mostre nazionali e internazionali, per esterni e interni di edifici pubblici e privati, queste sculture evidenziano il carattere sperimentale della sua ricerca nei contesti architettonici, dai quali l’artista sa svincolarsi per guadagnare una propria autonomia stilistica, con risultati d’avanguardia che anticipano lo “spazialismo” del dopoguerra.
Contiene segnalibro di Gio’ Pomodoro, per Lucio Fontana, 1995.