Architetto, si laurea al Politecnico di Torino, con un corso si studi in pianificazione territoriale e urbanistica, interrelato con l’architettura sociale e la complessità delle scienze umane.
E’ cultore della “Domestic architecture” dalla fine degli anni sessanta e porta il tema delle architetture in Sardegna (=làdiri) nel dibattito dei movimenti di formazione universitaria degli anni settanta.
Attualmente è impegnato nella diffusione delle specifiche formative e umane legate alla sostenibilità del “costruire naturale” e l’uso dell’hi-teck nella “green economy”. Oltre a far parte del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Nazionale Città della Terra cruda, numerose sono le sue pubblicazioni su queste tematiche, scrive e si occupa di cooperazione di massa intorno alle sensibilità culturali e tecnico professionali necessarie alla progettualità del nuovo millennio.
VALERIO MAGRELLI (Roma 1957) professore ordinario presso l’Università di Cassino, dove insegna Letteratura francese, inizia la sua carriera come traduttore, partecipando alle attività del Sindacato Italiano Traduttori Letterari e l’Associazione Italiana Traduttori. Tra il 1987 e il 1993 ha diretto la collana di poesia “La Fenice” dell’editore Guanda e nel 1993 la collana Einaudi “Scrittori tradotti da scrittori” per la quale nel 1996 gli viene conferito il Premio Nazionale per la Traduzione. Nel 2004 si aggiudica il Prix Littéraire de Francesistica des Thermes de Saint-Vincent e l’anno successivo il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale. Numerose sono le pubblicazioni e le collaborazioni con varie case editrici; per la Ilisso ha scritto l’introduzione al volume Padrigali Mattutini.
FEBO GUIZZI è professore ordinario di Etnomusicologia presso l’Università di Torino e il DAMS, e di Antropologia della musica nel corso di laurea magistrale in Storia e Critica delle culture e dei beni musicali dello stesso ateneo. A partire dagli anni ’70 si è dedicato alla musica popolare, di tradizione orale, e di musica medievale, contribuendo alla fondazione del gruppo “Alia Musica”. Ha condotto inoltre studi nel campo dell’etno-organologia in Italia e in altri Paesi, e diretto ed eseguito lo studio degli strumenti musicali etnici e popolari di vari musei trai quali quelli del Museo del Paesaggio sonoro di Riva presso Chieri, di cui è stato ideatore insieme con Domenico Torta. Promotore di vari convegni sulla musica etnica e popolare (alcuni dei quali nell’ambito dell’International Council for Traditional Music-UNESCO), dal 1990 è membro dell’Advisory Board della rivista internazionale Imago Musicae e, dal 2004, del comitato scientifico della rivista internazionale Musique, Images, Instruments. Revue française d’organologie et d’iconographie musicale (CNRS Éditions, Parigi). Dal 2002 fa parte inoltre della “Commissione Fondo R. Leydi” istituita dal Dipartimento dell’istruzione e della cultura della Repubblica e Cantone del Ticino con funzioni di vigilanza e di consulenza nella gestione dell’archivio Roberto Leydi.
Giuseppina Cuccu è nata a Bosa, contesto urbano, naturalistico e culturale spesso presente nel suo lavoro di scrittura. Insegnante nella Scuola Elementare, si occupa di tradizioni popolari e antropologia, ambiti entro i quali orienta le sue ricerche senza escludere ulteriori declinazioni, come nel caso della ventennale collaborazione con l’artista Maria Lai, figura attraverso la quale, fra gli altri numerosi contributi, nacque il fondamentale Le ragioni dell’arte (Cagliari, 2002). Con C’era un fiume e nel fiume il mare (Torino, 1996), ha collaborato con i giovani illustratori dello IED di Roma per i quali, mediante Ilisso Edizioni, fu allestita una significativa mostra nei Musei Civici di Cagliari, per la prima volta dedicata ai Fratelli Melis riscoperti, bosani come lei.
GIORGIO PELLEGRINI (Cagliari 1952) è ricercatore e docente di storia dell’architettura e dell’arte contemporanea presso la facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari. Dal 2001 al 2007 ha lavorato come assessore alla cultura del comune di Cagliari. A partire dai primi anni ’80 ha tenuto conferenze in Italia e all’estero. Numerosi sono i sui contributi e le pubblicazioni che si sono concentrate prevalentemente su due filoni di ricerca: il primo volto a individuare temi e protagonisti della produzione artistica in Sardegna e il secondo, più recente, si incentra sull’architettura tra le due guerre e le avanguardie storiche; tema quest’ultimo su cui ha realizzato moduli didattici interdisciplinari per le scuole all’interno del progetto dell’IRRSAE Sardegna.
PIETRO SASSU (Sassari 1939) si è formato musicalmente presso il Conservatorio di S. Ceclia dove ha ottenuto il diploma in corno. Ha proseguito poi gli studi in Composizione a Parma e Paleografia musicale a Cremona, completandoli in Sardegna, dove negli anni ’60 ha collaborato con Gavino Musio. Negli stessi anni ha suonato per orchestre importanti, tra le quali quella della RAI, e inaugurato a Sassari la sua pioneristica attività di etnomusicologo. È stato insegnante per molti anni, prima nelle scuole e successivamente all’Università di Udine e della Basilicata. La sua attività di studio è stata incessante e sarebbe arduo elencare tutte le sue campagne di ricerca. Tra queste spiccano quelle commissionate dalla Discoteca di Stato e dell’Ufficio Cultura del Mondo Popolare presso la Regione Lombardia. È stato inoltre organizzatore e curatore di rassegne concertistiche e autore di numerose pubblicazioni di grande interesse etnomusicologico e storico-etnografico. Per la Illisso si è occupato dell’introduzione del volume Sonos. Strumenti della musica popolare sarda (1994).
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MARCO MAULU è ricercatore di Filologia romanza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari. Si è laureato a Cagliari, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari con una tesi sull’edizione critica del romanzo antico francese Atre périlleux. Nel 2006 ha ottenuto un dottorato di ricerca dedicandosi allo studio del manoscritto escorialense, muovendosi tra Madrid, Barcellona e Parigi. Nel 2007 ha svolto un post-doc e dal 2010 è titolare di assegno di ricerca. Attualmente si occupa del romanzo cavalleresco toscano e di epica francese. Collabora con diverse riviste, fra le quali “Romania”, “Lessico Etimologico Italiano” e con il Centro di Studi filologici sardi e con la Société internationale Renardienne.
DUILIO CAOCCI ricercatore di italianistica, si è laureato in Lettere presso l’Università di Cagliari nel 1998 e nel 2004 ha ottenuto il dottorato di ricerca in Letterature comparate. Dal gennaio 1999 fa parte del Gruppo di studi Hebertus che ha il fine di realizzare una edizione critica del Liber miracolorum, una raccolta di exempla, miracula e visiones. Tra il 2000 e il 2001 ha svolto a Parigi delle ricerche sui rapporti tra la critica delle varianti di tradizione italiana e la critique génétique francese. È stato inoltre docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo e professore a contratto di Filologia romanza presso l’Università di Sassari e attualmente insegna Letteratura sarda e letterature regionali a Cagliari. Dal 2001 è vicedirettore della rivista “Portales” dell’Università di Cagliari.