GIULIO PAULIS (Cagliari 1947) è professore ordinario di Glottologia, dal 2002 preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari e direttore del Centro “Max Leopold Wagner” per la documentazione e ricerca linguistica, che si prefigge lo scopo di realizzare e pubblicare ricerche nel settore della linguistica sarda e mediterranea. Il professore inoltre, in qualità di rappresentante dell’Università di Cagliari, fa parte inoltre dell’Osservatorio regionale per la lingua e la cultura sarda. L’attenzione dei suoi studi si concentra soprattutto sui rapporti tra lingua e cultura, lingua e storia e alla dimensione diacronica del fenomeno linguistico nel contesto mediterraneo. Gran parte dei lavori di ricerca hanno investigato la realtà linguistica sarda in relazione alle componenti paleosarde, fenicio-puniche, greco-bizantine, catalane e spagnole, in particolare nel campo della lessicologia, lessicografia, fonetica e toponomastica. Infine si è dedicato alla cura dell’edizione italiana delle opere sul sardo di Max Leopold Wagner e collabora come autore e curatore con la Ilisso.
GIOVANNI LUPINU (Sassari 1967) dopo la laurea in Lettere conseguita nel 1990 e due anni di dottorato di ricerca in Filologia latino-italica a partire dal 1992 diviene professore di ruolo di latino e italiano nei licei e dal 1994 ricercatore di Glottologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, dove attualmente insegna. Tiene convegni e seminari in Italia e all’estero, in particolare sulla linguistica sarda e fa parte del collegio dei docenti del dottorato di ricerca “Il Mediterraneo in età classica: storie e culture”. Èvicedirettore del CREDES, socio del Centro di Studi Filologici Sardi e direttore della rivista Bollettino di studi sardi. Il professor Lupinu fa inoltre parte della Commissione tecnico-scientifica della Regione Sardegna che propone iniziative per la salvaguardia del sardo come lingua minoritaria, per la quale ha coordinato la ricerca sociolinguistica Le lingue dei sardi (2006).
IMMACOLTA PINTO laureata in Linguistica generale presso l’Università Orientale di Napoli, ha conseguito il titolo di Dottorato di Ricerca in Linguistica presso l’Università di Pisa, con una testi dal titolo Riflessioni sulla morfologia derivativa. Con un case study sulla prefissazione del sardo. Ha partecipato inoltre a diverse attività di ricerca presso l’IUO di Napoli sulla lessicologia, morfolinguistica, sociolinguistica ed etnolinguistica. Attualmente è ricercatrice nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari dal 2002 e insegna Linguistica mediterranea e Sociolinguistica. I suoi interessi scientifici vertono prevalentemente sulla morfologia e sul metalinguaggio. Si interessa inoltre di storia della linguistica e dell’area linguistica del Mediterraneo, nonché di tematiche riguardanti l’ambito socio-etnolinguistico. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo il volume Ilisso della collana Officina Linguistica La formazione delle parole in sardo (2011).
INES LOI CORVETTO è docente di ruolo presso l’Università degli studi di Cagliari, dove insegna Glottologia e linguistica. Tra le sue pubblicazioni scientifiche più importanti possiamo ricordare: Meccanismi linguistici e strategie retoriche.Dalla lingusitica areale alla tipologia linguistica (2001); Anomalie e paradigmi. Il suppletivismo nelle lingue romanze (1989); L’italiano regionale di Sardegna (1983); Dizionario di linguistica (1979). Collabora inoltre con diverse riviste, tra le quali “RID, Rivista italiana di dialettologia”, con la quale ha pubblicato numerosi articoli, “Linguistica” e “Lingua e stile”. Per la casa editrice Ilisso, nel 1998, è stata autrice del volume della collana Officina linguistica dal titolo Dai bressaglieri alla fantaria. Lettere dei soldati sardi nella Grande Guerra (1998).
EDUARDO BLASCO FERRER (Barcellona 1956) laureato in Linguistica romanza presso l’Università di Erlangen, ha conseguito nel 1982 il titolo di dottorato nella stessa materia. Nel 1986 inizia la sua carriera accademica, prima come lettore di catalano all’Università di Cagliari, poi in qualità di professore di Filologia romanza a Sassari, a Bonn, a Monaco, infine come docente di Filologia tedesca a Firenze e di Linguistica sarda presso l’Università degli studi di Cagliari. È inoltre direttore della collana “Studi di Linguistica sarda”, condirettore del Centro Wagner con sede a Nuoro, direttore della collana Samanunga e del Master “Approcci interdisciplinari nella didattica del sardo”. Con la Ilisso ha lavorato alla collana Officina linguistica.
SAHAR KHALIFA (Nablus, Cisgiordania, 1941) è considerata la maggiore rappresentante della letteratura dei Territori Occupati ed è tra i più importanti scrittori arabi d’oggi. Ha vissuto all’estero, tornando in patria dopo il divorzio. Inizia a scrivere all’indomani della Guerra dei Sei Giorni (1967), con l’idea di aiutare il suo popolo con l’unico strumento a sua disposizione: la penna. Successivamente, negli Stati Uniti, consegue un dottorato in Letteratura inglese e americana e inizia a occuparsi della questione femminile. Al rientro a Nablus, fonda un Centro per le donne, con sede anche a Gaza City. Insignita del premio “Alberto Moravia” nel 1996, è molto apprezzata anche in Italia, dove sono stati pubblicati: La svergognata (1989), La Porta della Piazza (1994), Terra di fichi d’India (1996), Una primavera di fuoco (2008).
PAOLA PALLOTTINO (Roma 1939) è storica dell’arte, illustratrice e paroliera. Tra il 1966 e il 1976 ha lavorato come scritttrice ed illustratrice per diverse case editrici. Parallelamente si avvicina alla poesia e collabora con Lucio Dalla alla scrittura di testi di alcune sue canzoni. Il suo primo e importante contributo come illustratrice è stato nel 1978 con la realizzazione della collana Cento anni di illustratori. Nel 1992 apre il Museo dell’illustrazione di Ferrara, del quale la Pallottino è stata direttrice per 13 anni. Si è dedicata anche all’attività didattica insegnando Storia dell’illustrazione contemporanea presso il DAMS di Bologna e dal 1998 è stata professore associato di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Macerata e ora insegna Illustrazione all’Accademia delle belle arti di Bologna. I suoi contributi con la Ilisso sono presenti nei seguenti volumi: Dall’atlante delle immagini. Note di iconologia (1992), Bertoldo e i suoi illustratori (1994)e Tarquinio Sini (1998).
SALVATORE NAITZA nato a San Nicolò Gerrei nel 1932, allievo del professor Maltese, è stato storico dell’arte. Si è laureato a Cagliari e subito dopo aver conseguito la laurea ha intrapreso la carriera universitaria e si è dedicato alla ricerca. È stato professore di storia dell’arte contemporanea presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Cagliari fino al 1996, anno in cui è prematuramente scomparso. Gran parte delle sue ricerche si sono concentrate su alcuni protagonisti della storia dell’arte della Sardegna come Foiso Fois, Carmelo Floris, Antonio Ballero, Salvatore Fancello e Costantino Nivola, sui quali ha pubblicato alcune monografie con la Ilisso edizioni. Oltre a queste pubblicazioni possiamo ricordare il volume Immagine e Somiglianza (2000), Una piazza per un poeta (1987) e Architettura dal tardo ‘600 al classicismo purista (1992).
ANNA PAU laureata a Cagliari in Storia dell’Arte, si è dedicata principalmente allo studio delle arti applicate in Sardegna, partendo dal settore dell’illustrazione. Del 2004 è la sua monografia dedicata al pittore-illustratore Tarquinio Sini. Lavora come editor presso la casa editrice Ilisso per la quale segue le collane di Storia dell’Arte, di Etnografia e Cultura materiale, curando le ricerche, i rapporti con gli autori e le campagne fotografiche. Nel 2009 ha coordinato con A. Cuccu, R. Morittu e A. Cocco, per la Ilisso, la realizzazione di Domo – XIX Biennale dell’Artigiananto Sardo, che ha vinto il prestigioso premio Compasso D’oro. Per il Comune di Mamoiada ha curato la parte scientifica del Museo della Cultura e del Lavoro. Ha scritto articoli sulle arti popolari per la rivista “D’Artigianato e Apollo. Bollettino dei Musei del Salernitano”. Suoi contributi sono stati pubblicati nei volumi Ilisso Tessuti. Storia, linguaggio e prospettive della tessitura in Sardegna (2006); 100 anni di ceramica, (2000); Tarquinio Sini (1998); Pittura e Scultura dell’Ottocento in Sardegna (1997).
MARCO MAGNANI è stato critico militante e storico dell’arte, figura di riferimento nell’ambiente delle arti visive. Ha insegnato storia dell’arte presso il liceo classico “Azuni” di Sassari ed dal 1985 ha collaborato con il quotidiano “La Nuova Sardegna”. Insieme alla docente universitaria Giuliana Altea ha ricostruito la storia dell’arte e dell’illustrazione in Sardegna nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento sino agli anni anni Sessanta del Novecento, pubblicando Pittura e Scultura del primo ‘900 (1995) e Pittura e Scultura dal 1930 al 1960 (2000). Ha da sempre prestato una grande attenzione e sensibilità per gli scambi internazionali, i linguaggi contemporanei e la scoperta di giovani talenti. Per la Ilisso ha pubblicato diverse importanti monografie, tra queste ricordiamo: Eugenio Tavolara (1994), Stanis Dessy (2002), e Mauro Manca (1994).