ANTONIO BRESCIANI (Ala 1798 – Roma 1862) dopo la prima infanzia trascorsa nel paese natio, dal 1814 si trasferì con la famiglia a Verona, tappa fondamentale per i suoi studi. Dopo gli studi di teologia nel 1821 fu ordinato sacerdote. Tra il 1828 e il 1835 fu rettore del convitto di Genova e di Torino, dove tornò a seguito di tre anni trascorsi a Modena, su richiesta di Carlo Alberto. Nel 1843 ricevette la nomina provinciale delle sedici case della Compagnia nel Regno Sardo, fino al 1846. Negli anni successivi, nonostante le polemiche che imperversavano contro i Gesuiti, riuscì a scrivere e pubblicare un lavoro sulla Sardegna, Dei costumi dell’isola di Sardegna comparati cogli antichissimi popoli orientali. Collaborò inoltre anche con la redazione di “Civiltà cattolica”, curando, sotto forme narrative la parte più amena della rivista, per la quale scrisse dei romanzi a puntate. Morì a Roma nel 1862, lasciando diciassette volumi delle sue opere.
Antonio Bresciani
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