SALVATORE CAMBOSU (Orotelli 1895 – Nuoro 1962), iniziò gli studi a Nuoro, come tanti che provenivano dai paesi del circondario e completò la sua formazione negli atenei di Padova e Roma, affinandosi così come intellettuale a tutto tondo. Fece ritorno nella sua isola da insegnante elementare; da giornalista intrattenne stretti rapporti con riviste quali “Il Politecnico”, “Nord e Sud”, il “Mondo” e “Ichnusa”. Collaborò con “L’Unione Sarda” su cui pubblicò a puntate Il carro e scrisse numerosi racconti brevi, di frequente pubblicati dalle stesse riviste alle quali egli contribuì. Le sue opere narrative più note: Lo zufolo (1932), Miele amaro (1954) e Una stagione a Orolai (1954). Morì a Nuoro il 21 novembre 1962. Sono usciti postumi Il Supramonte di Orgosolo (1988), Due stagioni in Sardegna (1992), Lo sposo pentito (1992) e il volume che raccoglie i due racconti lunghi L’anno del campo selvatico e Il quaderno di Don Demetrio Gunales (1999).
Salvatore Cambosu
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