SALVATOR RUJU (Sassari 1878 – 1966) dopo gli studi liceali intraprese subito la strada della poesia e si laureò in Giurisprudenza. A 24 anni si trasferì a Roma per studiare Lettere e ebbe modo di frequentare vari intellettuali, tra i quali Grazia Deledda, mantenendo un legame strettissimo con l’isola. Nel 1909 a seguito di una profonda crisi tornò in Sardegna, dove si sposò e cominciò ad insegnare. A questa carriera affiancò anche quella di giornalista, collaborando con numerose riviste e giornali. Nel 1956 pubblicò Agniréddu e Rusina e l’anno successivo Sassari véccia e noba. Nel 1961 vide la luce Ore del mio giardino e nel 1963 Memoria di un figlio. Morì a Sassari nel 1966, dove nel 1980 gli è stata intitolata una piazza con un suo ritratto di Gavino Tilocca.
Salvator Ruju
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