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Il Canonico Giovanni Spano (Ploaghe 1803-Cagliari 1878) singolare figura di erudito, storico, archeologo, antiquario e ricercatore sul campo, con quest’opera, pubblicata nel 1861, getta le basi per la formazione di una moderna conoscenza linguistica del patrimonio lessicale sardo. Il suo intento era quello di contribuire a codificare una varietà letteraria di sardo, da utilizzare come lingua comune per usi elevati e formali, dimostrando la ricchezza e complessità del duttile e articolato lessico. Col rigore di un filologo moderno, si cura non solo di individuare le radici latine di molte voci, ma di registrarne le varianti dialettali campidanese e logudorese, oggi riconosciute come costitutive della lingua sarda. Si tratta di una meticolosa edizione in due volumi, opera basilare della linguistica sarda: sono stati emendati numerosi errori tipografici e ogni lemma è stato sottoposto ad accurata verifica, trasformando questo vocabolario in un insostituibile strumento di studio.