Descrizione prodotto
L’Archivio di Giovanni Pascoli nella sua casa di Castelvecchio conserva una serie di lettere che lo scultore Leonardo Bistolfi indirizzò al poeta per un esteso arco d’anni sino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 1912. Purtroppo non è stata rinvenuta la parte corrispettiva del carteggio di Pascoli a Bistolfi; ma le lettere di costui, che era il più autorevole scultore italiano di quegli anni e si distingueva anche per la felice eleganza della prosa, sono sufficienti a fornirci l’interessante quadro del rapporto fra due artisti per vari aspetti consanguinei, oltre a una somma di informazioni e notizie che la curatrice commenta, amplifica, arricchisce di dati puntigliosi. Pascoli fu soprattutto un poeta “visivo”: ebbe cioè sempre presente il legame tra fantasia poetica e sua immediata proiezione nello spazio reale. Per questo il libro è completato dalla pubblicazione di piccoli schizzi di Pascoli medesimo, vivamente indicativi della sua mentalità, del suo gusto, del suo umore.
Contiene segnalibro di Francesco Somaini, Omaggio a Bistolfi, 1992.