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Le effimere glorie della piccola nobiltà locale in una Sardegna che fatica a trovare una sua collocazione nella modernità.
Antonio Ballero fu principalmente pittore, artefice dell’abbandono dei linguaggi accademici in favore dell’apertura dell’ambiente artistico sardo alle correnti internazionali. Pubblicati nel 1894 in due volumi, i “romanzi brevi” Don Zua e Vergini bionde ne mettono in luce la verve di narratore, capace di evocare le effimere glorie della piccola nobiltà locale in una Sardegna che ancora faticava a trovare una sua autonoma collocazione sulla via della modernità.
Volume n. 20
| Anno | 1997 |
|---|---|
| Dimensioni | cm 12 x 16,7 |
| Pagine | 248 |
| ISBN/EAN | 88-85098-65-7 |
| Lingua | Italiano |
| Formato | Cartaceo |
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