PIETRO ANTONIO MANCA (Sorso 1892-Sassari 1975) di famiglia benestante, nel 1912 interruppe gli studi classici per partire volontario in Libia, dove, in qualità di ufficiale, fu decorato più volte. Negli anni ’20 si formò a Roma, Parma, Firenze, Milano e Venezia, frequentando musei, studiando il mondo classico ed accostandosi al pensiero di Arturo Onofri. Nel 1928 espose per la prima volta con successo alla I Biennale d’Arte Sarda di Sassari con l’opera Autoritratto. Tra il 1931 e il 1939 partecipò ad importanti manifestazioni: la I Quadriennale d’Arte Nazionale, alla XIX Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia; alla XX Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia; alle mostre interregionali di Napoli e Firenze e alla V Quadriennale d’Arte di Roma. Richiamato sotto le armi, fu assegnato nel 1941 al distretto militare di Nuoro, dove frequentò gli artisti nuoresi e dipinse le prime scene in costume. Partecipò in seguito a varie mostre regionali d’arte e, nel 1952, 1955 e 1958, alle Quadriennali di Roma. Nel 1955 scrisse il saggio Concezione immaginativa della pittura italiana in Sardegna. Nel 1972 si aggiudicò il premio di pittura Mario Sironi con un autoritratto. Manca si autodefiniva “pittore immaginativo”. L’intuizione fu la base teorica del suo credo figurativo, per cui solo l’artista è in possesso degli arcana per attingere il mistero e l’assoluto. Questa concezione lo portò alla frantumazione della forma e del colore, verso l’”informe” che doveva esprimere la compiuta conquista della visione mistica delle cose del mondoe spesso si pose in coraggiosa antitesi con il “folclorismo” in auge nei primi decenni del Novecento. Morì a Sassari, città dove aveva sempre vissuto, nel 1975.
Pietro Antonio Manca
Categoria: Pinacoteca