La collana “Ilisso contemporanei. Scrittori del mondo”  annovera tra i suoi titoli alcuni romanzi di importanti intellettuali palestinesi.

Voci differenti e straordinarie che levano un grido a ricordare quanto la letteratura possa essere potente e riesca a farsi strada tra i drammatici eventi di guerra per aiutare l’umanità a restare viva.

“Oggi pietà l’è morta ma domani rinascerà”: le pagine intense di questi libri ci aiutano a crederlo.

Murid Al-Barghuthi con Ho visto Ramallah parla della vita della ghurba, la condizione di chi vive altrove e non si sente mai a casa, nello straordinario racconto di un esilio lontano dai comuni percorsi dell’odio.

Sahar Khalifa con L’eredità descrive il suo ritorno in una patria mai visitata prima se non nei sogni e nei racconti del padre, ritrovandosi immersa in un mondo tanto desiderato quanto temuto che si rivela più complicato e conflittuale di quanto avesse immaginato. 

Ibrahim Nashrallah con Dentro la notte. Diario palestinese, racconta la storia e il dramma di un popolo in guerra. Le immagini del conflitto, la fame e la sete durante l’assedio, le interminabili ore passate sotto il fuoco di un bombardamento si sovrappongono ai ricordi dell’infanzia e dell’amore per una donna, ed è in questi ricordi che risiede la speranza e il riscatto di un’esistenza dolorosa.