MONTANARU (Desulo 1878 – 1955) Antonio Casula dopo aver frequentato un paio d’anni di ginnasio a Cagliari e il collegio di Lanusei, si arruolò nell’arma dei carabinieri. Fu durante i suoi spostamenti di lavoro che iniziò a scrivere poesie in sardo, inviandole a riviste e nel 1904 pubblicò la sua prima raccolta Boghes de Barbagia. Nel 1909, tornato a Desulo si sposò ed ebbe due figli, ma sfortunatamente nel 1914 morì il primo figlio e dopo soli due anni scomparve anche la moglie. Negli anni Venti continuò a scrivere e la sua notorietà varcò i confini della regione ed i suoi canti furono tradotti in francese, inglese e tedesco, nonostante fosse gli ostacoli posti ai dialetti dalla politica fascista. Morì anche il secondo figlio, lasciandolo nella solitudine. Nel dopoguerra fece parte della giuria del Concorso nazionale di poesia dialettale dove entrò in contatto con i maggiori intellettuali italiani dell’epoca, tra cui Ungaretti e il giovane Pasolini. Nel 1949 vinse il premio dello stesso concorso con il sonetto S’olia. Nel 1953 fu colpito da paralisi e morì nel 1957.
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