GIUSEPPE MANNO (Alghero 1786 – Torino 1868) di famiglia appartenente al patriziato cittadino, nel 1804 conseguì la laurea presso la Facoltà di Legge di Cagliari. Tra il 1825 e il 1827 fu impegnato nella scrittura e nella pubblicazione della Storia di Sardegna. Negli anni seguenti si dedicò poi alla sua vocazione letteraria, pubblicando i saggi Sui vizii dei letterati e sulla Fortuna delle parole, i quali gli permisero di acquisire una fama nazionale favorendogli la nomina ad accademico della Crusca. Il 1842 fu l’anno del suo capolavoro la Storia moderna della Sardegna, che pur con giudizio apertamente conservatore, traccia una potente raffigurazione delle drammatiche vicende degli anni 1773-99. Tra il 1849 e il 1855 fu eletto presidente del Senato del Regno e presidente della Corte Suprema di Cassazione, seguendo i problemi relativi alle ferrovie e agli interventi di colonizzazione. Nel 1868, anno della sua morte, pubblicò il suo ultimo libro, Note sarde e ricordi, su alcuni episodi della sua vita privata e della lunga carriera.
Giuseppe Manno
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