CORRADO CALABRÒ (Reggio Calabria 1935) è giurista, scrittore e poeta. Parallelamente alla sua attività di magistrato e ad imporatanti incarichi ricoperti nella pubblica amministrazione, tra i quali possiamo ricordare quello di presidente dell’Agicom tra il 2005 e il 2012, Corrado Calabrò si è dedicato all’attività letteraria. A partire dal 1960 è stato autore di poesia e di narrativa. Le sue opere letterarie sono state riconosciute dall’Università Mechnikov di Odessa e da quella di Vest Din di Timișoara che gli hanno conferito rispettivamente nel 1997 e nel 2000 la laurea honoris causa. Le raccolte di poesie sono state tradotte in più di 15 lingue e numerose sono state le trasposizioni teatrali e musicali anche all’estero. Tra le sue più recenti raccolte ricordiamo: Una vita per il suo verso. Poesie (1960-2002) (2002), Poesie d’amore (2004), T’amo di due amori (2010) e Dimmelo per SMS (2011). Per Ilisso si è occupato della prefazione del volume Il romanzo di Tommaso Campanella (2006).
GIULIO CARLO ARGAN (Torino 1909 – Roma 1992) è stato uno dei maggiori ciritici d’arte italiani, politico e docente. Laureato e perfezionato in Storia dell’arte a Torino con Lionello Venturi, dal 1933 entra a far parte dell’amministrazione Antichità e Belle Arti diventando ispettore di Torino, poi a Modena e a Roma nella Direzione Generale. Nel 1937-38 pubblica un importante manuale di storia dell’arte per i licei e collabora con la rivista “Primato”. Nel 1955 inizia l’insegnamento universitario di Storia dell’arte moderna a Palermo, dal 1959 a Roma e diventa direttore della sezione moderna dell’Enciclopedia Universale dell’Arte. Negli anni ’60 svolge un ruolo fondamentale nel dibattito sullo sviluppo delle correnti più moderne, crea l’ISIA, un’istituzione per la formazione dei giovani designer e nel 1969 fonda la rivista “Storia dell’arte”. Nel 1968 pubblica Storia dell’arte italiana e L’arte moderna 1770-1970. In qualità di politico è stato sindaco di Roma tra il 1976 e il 1979, senatore tra il 1989 e il 1992 dedicandosi alla difesa del patrimonio e alla sua tutela legislativa. La Ilisso ha pubblicato una sua prefazione nel volume Salvatore Fancello (1988).
FERDINANDO MAZZARELLA (Palermo 1974) laureatosi in Giurisprudenza a Palermo, nel 1998 ha ricevuto dall’Accademia dei Lincei il premio “Edoardo Ruffini” per la migliore tesi in storia del diritto italiano. Nel 2001 gli è stato conferito il titolo di dottore presso l’Università statale di Milano, con particolare riferimento alla Storia del diritto medievale. Nel 2002 ha vinto una borsa di ricerca a Palermo e nel 2008 e 2009 una presso l’Istituto Max-Planck di Francoforte. Ha tenuto lezioni presso La Sapienza di Roma e la Cà Foscari, sezione di Foggia. A partire dal 2008 è stato confermato ricercatore di ruolo presso l’Università di Palermo e insegna Storia del diritto medievale e moderno. Tra le sue pubblicazioni possiamo ricordare una delle più recenti dal titolo Fallimento, autonomia contrattuale, impresa: itinerarii e figure fra Otto e Novecento.
ALBERTO MORAVETTI è professore ordinario di Preistoria e Protostoria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari. Nel 1982 è stato Visiting Professor presso la Pennsylvania State University ed ha tenuto conferenze, lezioni e seminari nelle Università di Berkeley e Los Angeles (UCLA) e nella Tufts University di Boston. Negli anni 1994-98 ha insegnato Antichità Sarde a Bologna e a Ravenna. È membro dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente e dell’European Association of Archaeologists. Fa parte inoltre del Comitato scientifico di Cuadernos de Prehistoria dell’Università di Granada e del Nuovo Bullettino Archeologico Sardo. Ha condotto numerose campagne di censimento archeologico e ricognizioni topografiche in Sardegna. È stato responsabile di un progetto di ricerca CNR su “Archeologia dell’occupazione del suolo”, ed inoltre della ricerca dal titolo Atlante informatico della Sardegna archeologica nell’ambito del Progetto Finalizzato-Beni Culturali del CNR.
RAIMONDO ZUCCA (Oristano 1954) si laurea in Lettere classiche con indirizzo archeologico all’Università di Cagliari nel 1979, con una tesi su “La città fenicia e punica di Neapolis”. Nel 1980 viene nominato Ispettore Archeologo presso la Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano. Tra il 1990 e il 1998 è stato ricercatore universitario in Epigrafia greca e romana presso l’Università di Roma, Tor Vergata e dal 1998 è professore presso l’Università di Sassari. Fa parte del Centro di studi interdisciplinari sulle province romane e del collegio docenti del dottorato di ricerca sul “Mediterraneo in età classica, Storia e culture” dell’Università di Sassari. Dal 1992 è inoltre curatore dell’Antiquarium Arborense di Oristano. Dirige scavi archeologici in Sardegna e all’estero, ed è autore di oltre 200 contributi tra articoli, libri, articoli su riviste e su Atti di convegni nazionali ed internazionali.
pagina in costruzione
ALBERTO ASOR ROSA (Roma 1933) critico letterario, politico e docente universitario presso l’università di Roma La Sapienza. Tra il 1979 e il 1980 è stato deputato del PCI ed ha studiato a lungo i rapporti fra letteratura e ideologie politiche, insistendo sul concetto del rispetto dell’individualità dell’opera. Ha diretto le riviste “Contropiano”, “Laboratorio politico” e “Rinascita” e collaborato a numerosi altri periodici. Tra il 1982 e il 1991 è stato direttore di “Letteratura italiana” della Einaudi. Il suo lavoro d’esordio, Vasco Pratolini, del 1958, pubblicò Scrittori e popolo nel 1965, che suscitò un vasto dibattito. A questi seguirono numerosi saggi di letteratura e politica, mentre al 2002 risale il suo primo romanzo L’alba di un nuovo mondo. Del 2011 è la raccolta di critica letteraria Le armi della critica. Scritti e saggi degli anni ruggenti (1960-1970). Nel 2005 sono stati dedicati studi in suo onore, dal titolo Critica e progetto. Le culture in Italia dagli anni Sessanta a oggi.
ALBERTO MARIO CIRESE (Avezzano 1921 – Roma 2011) laureatosi nel 1944 a Roma, nel dopoguerra partecipò attivamente alla vita politica locale e nazionale. Tra il 1947 e il 1957 scrisse sull’“Avanti!”, su “Socialismo”, sul “ Calendario del popolo” e su “Mondo operaio”. Tra il 1956 e il ’59 fece parte della Commissione Cultura del PSI, continuando parallelamente la sua attività di studioso e ricercatore. Tra il 1953 e il ’57 si perfezionò presso la Scuola in Scienze etnologiche a Roma, e dal 1957 iniziò la sua carriera universitaria come docente di Storia delle tradizioni popolari e di Antropologia a Cagliari, dove rimase fino al 1972. Tra il ’72 e il ’74 si trasferì a Siena e poi a Roma, dove insegnò fino al 1991. Tra i temi di studio maggiormente toccati possiamo ricordare: riflessioni sulla circolazione dei fatti culturali, la letteratura popolare nei suoi aspetti logico-formali e l’antropologia dei patrimoni culturali.
GEORGE STEINER (1929 Parigi) nato a Parigi da genitori viennesi, nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti a seguito delle leggi razziali e conseguì la laurea a Chicago e il dottorato a Oxford. Ha ricoperto fino a poco tempo fa le cattedre più prestigiose di Letteratura comparata a Cambridge, Stanford, Princeton e Ginevra, tenendo lezioni presso le università più importanti europee e statunitensi ricevendo numerosi riconoscimenti e premi tra cui nel 1974 il Rembrance Award. Grande scrittore e saggista ha affrontato diverse tematiche, fra le quali il ruolo dell’intellettuale e artista nella società occidentale scossa da vicende quali l’Olocausto, Vere Presenze (1992), la cultura mitteleuropea, l’approccio marxista alla letteratura, l’estetica musicale e l’analisi di classici, Tolstoy or Dostoevsky (1958). Le sue pubblicazioni sono numerosissime ed è considerato una delle figure di primo piano a livello internazionale nel campo della critica grazie a una personalità eccezionale.
MARIA GIACOBBE (1928 Nuoro) scrittrice sarda conosciuta in ambito internazionale, vive dal 1958 in Danimarca insieme al marito, lo scrittore Uffe Harder. Per la sua produzione letteraria ha ricevimento diversi riconoscimenti sia in Italia che in Danimarca, contribuendo notevolmente alla diffusione e conoscenza della cultura italiana, e più nello specifico sarda, nel paese dove vive. Ha pubblicato romanzi, racconti e antologie di poesie, vincendo con la sua prima opera “Diario di una maestria”, nel 1957, il Premio Viareggio-Opera prima e la Palma d’oro dell’Unione Donne italiane. Il testo è stato pubblicato in vari paesi e tradotto in 15 lingue. Sulla sua città, Nuoro, ha invece scritto un libro di memorie “Le radici” (1975) e “Maschere e angeli nudi” (2000). Nello stesso anno è stato tratto da un suo omonimo romanzo il film “Gli arcipelaghi”, del regista G. Columbu. Infine, dal 2008, è presidentessa del Comitato degli scrittori danese per la libertà di espressione.