GIOVANNI COLUMBU (Nuoro 1949) si è laureato in Architettura a Milano e, dopo gli studi, al suo ritorno a Cagliari, mal 1979 ha cominciato a lavorare come programmista regata per la RAI. A partire dal 1985 ha iniziato a produrre documentari, fra i quali possiamo ricordare Visos, selezionato al Prix Italia, Dialoghi trasversali e Villages e villages, con il quale ha vinto il Prix Europa nel 1999. Ha inoltre pubblicato dei volumi: Visos, edito con la Ilisso, L’arma dell’immagine e Lollas la città immateriale. Ha infine realizzato dei lungometraggi in qualità di regista, fra i quali segnaliamo Arcipelaghi (2001) e Su Re (2013).
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ALESSANDRA BORGOGELLI si è laureata in Storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università di Urbino. Attualmente insegna Storia dell’arte contemporanea al DAMS e Avanguardie storiche all’Università di Bologna. Le sue ricerche si sono concentrate soprattutto sull’Ottocento e sulle figure di A. Basoli, G. Boldini, F. P. Michetti, e sull’arte toscana ed emiliana della seconda metà del XIX secolo. Ha poi dedicato uno studio particolare su Edgard Degas, l’Espressionismo italiano, il Futurismo e l’Arte Povera. Ha dedicato numerosi studi anche all tendenze degli ultimi trenta anni rivolgendo una maggiore attenzione alle problematiche del recupero dell’artigianato confluiti anche in video andati in onda nel 1996 nella trasmissione televisiva “Fuori orario”. Per la Ilisso, insieme a G. Altea, ha scritto il volume Antonio Marras edito nel 2003.
ISABELLA ZEDDA MACCIÒ laureata in Lettere nel 1974, dopo aver ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento, nel 1978 entra all’Università degli Studi di Cagliari in qualità di assistente ordinario per la cattedra di Geografia. Nel 1984 vince il concorso per professore associato a Cagliari per la cattedra di Geografia storica e Cartografia. Tra il 2005 e il 2009 è stata membro del Consiglio Direttivo Nazionale della Società Geografica Italiana, della Società Geografica Italiana e del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici. È stata inoltre Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Operatre culturale per il turismo e di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) negli anni 1993, 1995, 1996 e 2003 finanziati dal MIUR/MURST.
FRANCESCA PICCHI è architetto e vive a Milano dove insegna Storia e teoria del disegno industriale presso il Politecnico di Milano. Lavora inoltre per la Barragan Foundation di Basilea e collabora con la rivista di arredamento, architettura ed arte “Domus”. Ha scritto, insieme a François Burkhardt e Juli Capella Perché un libro su Enzo Mari (1997). Si occupa inoltre di curatela di mostre, tra le quali possiamo ricordare quella su Enzo Mari, per la quale ha pubblicato il volume Enzo Mari: il lavoro al centro con A. d’Avossa nel 1999, quella dal titolo Giulio Iachetti – Oggetti Disobbedienti svoltasi a Milano nel 2009 e la mostra Aperto Vetro 2000. Il Vetro Progettato realizzata a Venezia, presso il Museo Correr, nel 2001. Per la Ilisso ha scritto insieme a G. Altea e E. Mari il volume DOMO. XIX Biennale dell’Artigianato Sardo pubblicato nel 2009 e vincitore del premio Compasso D’Oro dell’ADI nel 2011.
ENZO MARI (Cerano 1932) è considerato uno dei maggiori teorici del design italiano e mondiale. Si è formato presso l’Accademia di Brera approfondendo tematiche legate alla percezione visuale. Si è dedicato poi al disegno industriale, prestando grande attenzione al design e ai suoi aspetti sociali e funzionali. Si è mostrato critico verso ciò che è diventato il design dopo gli anni ’60 e ’70 e alle conseguenze del marketing su questo. Le sue considerazioni sono state sviluppate nel volume pubblicato nel 1999 Manifesto di Barcellona. Nel 1963 è stato coordinatore del gruppo Nuova Tendenza, ha poi insegnato per diversi anni prima nelle scuole e poi nelle università, tra queste il Politecnico di Milano e l’Università di Parma. Nel 1972 ha partecipato all’esposizione Italy – The New Domestic Landscape al MOMA di New York. Alcune sue opere sono esposte nei principali musei di arte e design del mondo. Per la Ilisso ha scritto insieme a G. Altea e F. Picchi il volume DOMO. XIX Biennale dell’Artigianato Sardo pubblicato nel 2009 e vincitore del premio Compasso D’Oro dell’ADI nel 2011.
ENRICA CAMPANINI laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze nel 1982. A partire dal 1985 si dedica alla ricerca e allo studio delle Piante Medicinali. Nel 1990 ha conseguito il Diploma universitario in Fitoterapia e Piante Medicinali presso l’università francese di Montpellier. Si è dedicata all’attività didattica, insegnando tra il 1992 e il 1998, nel Corso di perfezionamento in Fitoterapia presso l’Università di Siena. Ha partecipato a congressi, seminari e corsi d’aggiornamento per medici e farmacisti. Attualmente collabora con il CISDO (Centro Italiano Studi Documentazione Omeopatica) in qualità di docente di Omeopatia e Fitoterapia. Collabora inoltre con diverse riviste ed è autrice di pubblicazioni sulla Storia della Medicina. Per la Ilisso ha pubblicato Piante medicinali della Sardegna.
RENATA SERRA è stata professore ordinario di Storia dell’arte medioevale presso l’Università degli studi di Cagliari. Si è occupata di varie ricerche sull’arte medievale, in particolare dell’architettura ecclesiastica in Sardegna, fra le quali quella della storia del complesso monumentale di San Michele legata alla presenza dei Gesuiti a Cagliari per l’associazione “Soroptimist International Italia” di cui è stata socia, le chiese di Sant’Alenixedda e di Sant’Agostino, di San Lussorio di Selargius, di Santa Barbara di Sinnai e tante altre. È autrice di numerose pubblicazioni tra le quali possiamo ricordare: L’architettura gotico catalana in Italia (1995); L’architettura sardo-catalana (1984); In margine all’esistenza di un’arte “giudicale” (1991); Il patrimonio storico artistico nella prospettiva del recupero dei centri storici (1997); Pittura e scultura dal Medioevo all’Ottocento (1990). Per la Ilisso è stata autrice del volume Pittura e scultura dall’età romanica alla fine del ‘500, pubblicato nel 1990.
ROBERTO CORONEO (Cagliari 1958-2012) laureato in Lettere con indirizzo storico-artistico ha lavorato per anni come redattore, tra il 1993 e il 1998, per la Ilisso edizioni, alla quale ha sempre fornito il suo prezioso apporto anche durante gli anni successivi. A partire dal 1998 ha iniziato l’attività di insegnamento di Storia dell’arte medievale presso l’Università degli studi di Cagliari, prima in qualità di ricercatore e dal 2001, come professore, associato e poi ordinario. È stato inoltre, dal giugno del 2008, Preside della Facoltà di Lettere. Un notevole apporto hanno avuto i suoi numerosi articoli pubblicati in riviste specialistiche e negli Annali dell’università. Tra i volumi di Storia dell’arte medievale possiamo ricordare: Architettura romanica dalla metà del Mille al primo Trecento (1993), Scultura mediobizantina in Sardegna (2000), Storia dell’arte medievale in Sardegna, introduzione allo studio (2008), Pittura sarda del Quattro-Cinquecento, prefazione (2000), Scultura altomedievale in Italia (2005).
ALDO SARI è professore e titolare della cattedra di Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Sassari. Nella stessa facoltà è stato anche docente di Storia dell’arte medioevale e di Storia dell’arte contemporanea. Si è specializzato in Studi Sardi e in Archeologia e Storia dell’arte. Le sue ricerche e pubblicazioni si sono concentrate sull’archietttura romanica, sul Gotico catalano e la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo, nonché sul Rinascimento in Sardegna e sul Neoclassiciscmo. Numerosi sono i suoi apporti in riviste specialistiche come “Studi sardi”, “Archivio Storico Sardo”, “Nuova comunità” e “Almanacco di Cagliari”. Per la Ilisso ha pubblicato, insieme a F. Segni Pulvirenti, Architettura tardogotica e d’influsso rinascimentale.