GRAZIA DELEDDA (Nuoro 1871-Roma 1936), segnata dalla determinante influenza della sua famiglia «un po’ paesana e un po’ borghese», e dalla comunità agro-pastorale del natio borgo barbaricino, frequentò le scuole fino alla quarta elementare per poi dedicarsi ad una appassionata e proficua esperienza di “lettrice autodidatta”. Appena diciassettenne, iniziò a collaborare con le più importanti riviste e periodici dell’epoca. L’11 gennaio del 1900 si sposò con Felice Madesani e, qualche mese dopo, si trasferì a Roma. Nel 1927, il 10 di dicembre, l’Accademia Svedese le conferì il Premio Nobel per la letteratura per l’anno 1926. È considerata una delle più grandi scrittrici del ’900, la cui sterminata produzione letteraria è formata da innumerevoli racconti, romanzi, prove teatrali e da oltre quattrocento testi novellistici.
ELISABETTA LONGARI insegna Storia dell’arte contemporanea e Linguaggi dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Brera a Milano dal 1991. Ha pubblicato con diverse case editrici (Electa, Mazzotta, Franco Maria Ricci, Silvana, Ilisso). Tra i suoi volumi Alfredo Chighine (1991) e Sironi e la V triennale di Milano (2006), edito da Ilisso. Ha tenuto conferenze presso diverse istituzioni tra cui l’Università di Bellas Artes a Valencia, la Sorbonne e Paris 8 a Parigi. Ha curato varie mostre collettive e personali, tra cui Josè Barrias alla Fondazione Gulbenkian di Lisbona nel 1996, Il dolore di altri animali alla Fondazione Maimeri nel 2012 e nello stesso anno Antonio Scaccabarozzi alla Fondazione Calderara di Vacciago. Ricopre inoltre la carica di vicedirettore e membro della redazione presso la Academy of Fine Arts di Milano.
SALVATORE NOVELLU (Oristano 1967) fotografo e storico dell’arte e della fotografia. Ha realizzato campagne fotografiche di documentazione e l’allestimento di alcune mostre per diversi comuni della Sardegna e collaborato, in qualità di fotografo, con quotidiani e periodici regionali. Nel 2006 ha curato la sezione dedicata alla fotografia sul portale Sardegna Cultura della Regione Autonoma della Sardegna firmando diversi contributi redazionali sulla Storia della fotografia in Sardegna, dalle origini del ‘900, e note biografiche dei più grandi fotografi giunti nell’Isola. Dal 2004 ad oggi lavora presso la Ilisso Edizioni come curatore dell’archivio fotografico storico, occupandosi in particolare di ricerca sulla fotografia, della conservazione e dell’acquisizione di nuovi materiali fotografici d’epoca. Vanta diversi contributi a volumi sulla fotografia in Sardegna ed è coautore di diversi titoli dalla collana Fotografia della Ilisso; tra i più recenti: Marianne Sin Pfältzer, Paesaggi Umani (2012); Raffaele Ciceri. Fotografie di Nuoro e della Sardegna nel Primo Novecento (2012); Carlo Bavagnoli. Sardegna 1959. L’Africa in casa (2010).