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Chi Siamo

Ilisso è una casa editrice che dal 1985 pubblica volumi di arte, archeologia, linguistica, e cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa e realizza mostre d’arte per documentare e raccontare la storia e la cultura di Sardegna tra tradizione e contemporaneità.


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Catalogo Ilisso 2024 Cover LD   Catalogo Poliedro 2024 Cover LD

Antonio Faeti

ANTONIO FAETI (Bologna 1939) ha insegnato Letteratura per l’infanzia all’Università di Bologna fino al 2000 e successivamente ha ricevuto l’incarico per insegnare presso l’Accademia dele Belle Arti Grammatiche della fantasia. Nel 1972 ottiene fama internazionale grazie al volume Guardare le figure, rivolto agli illustratori italiani di libri per ragazzi e nel 1977 esce con In trappola col topo. Una lettura di Mickey Mouse. Dal 1994 dirige la collana I Delfini della casa editrice Fabbri, specializzata in editoria per ragazzi e con la quale pubblica anche diversi libri. Tra i suoi saggi più importanti possiamo ricordare: Dacci questo veleno (1980); Marion a Weimer (1996) e La casa sull’albero (1998). Per la Ilisso ha pubblicato, insieme ad Antonello Cuccu, il volume Pino Melis uscito nel 2007.

Anna Maria Montaldo

ANNA MARIA MONTALDO laureata in Lettere nel 1978 a Cagliari, nel 1997 ottiene il titolo di Master in Gestione delle Attività Artistiche e Culturali presso l’Università Bocconi di Milano e nel 2004 un altro in Art Project Management a Firenze. Dopo un breve periodo di insegnamento ha lavorato come autrice di testi e programmi per reti televisive regionali sarde. Dal 1983 collabora con il Comune di Cagliari nella progettazione ed allestimento di mostre e didattica museale. È inoltre membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale Musei locali e istituzionali e coordinatore regionale per la Sardegna dell’ICOM. Ha insegnato Museotecnica e Museologia presso l’Istituto Formazione Lavoro Donne e dal 2008 è docente di Museologia presso l’Univesità di Cagliari e di Ferrara.

Maria Paola Dettori

MARIA PAOLA DETTORI è una storica dell’arte, nonché funzionario della Soprintendenza per i Beni architettonici e storico artistici di Sassari e direttrice della Pinacoteca Mus’a.
In qualità di funzionario si occupa di catalogazione dei beni culturali, e parallelamente si dedica alla progettazione e direzione di numerosi restauri. Ha inoltre curato diverse mostre, relative soprattutto alla storia dell’arte sarda del Novecento. Per la Ilisso ha scritto, insieme a Ivo Serafino Fenu, il volume Antonio Corriga.

Stefano Gizzi

STEFANO GIZZI è stato dirigente della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Napoli nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si è laureato a La Sapienza di Roma in Architettura e perfezionato in Restauro Archeologico nel 1993 ad Atene. Ha insegnato come professore di Teoria e tecniche del restauro architettonico presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo e di restauro presso l’Università di Bologna, Sassari e L’Aquila. È stato direttore di importanti restauri di monumenti italiani tra i quali quelli sul complesso di Villa Adriana a Tivoli. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali sul restauro e sulla storia dell’architettura, per molti dei quali, specie all’estero, incaricato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È autore di 10 libri e oltre 150 articoli, tra i quali possiamo ricordare: Le reintegrazioni nel restauro. Una verifica nell’Abruzzo Aquiliano (1988), Il rudere tra conservazione e reintegrazione (2006), e per Ilisso il volume Héctor Nava (2009).

Marco Peri

MARCO PERI laureato in Storia dell’arte presso l’Università degli studi di Caglairi, è storico e critico d’arte, esperto in Didattica museale. Ha lavorato presso la Fondazione La Biennale di Venezia, come operatore artistico-culturale e presso la Fondazione Querini Stampalia, nella progettazione delle atttività didattiche del museo. Ha inoltre collaborato con la rivista “Exibart”. Attulamente si occupa di curatela di mostre temporanee e conduce ricerche nel settore storico-artistico. Per la Ilisso è stato coautore, insieme a Vittorio Sgarbi, del volume Coroneo. L’Opera di due sorelle artiste-artigiane, pubblicato nel 2009.

Vittorio Sgarbi

VITTORIO SGARBI (Ferrara 1952) è funzionario, storico e critico dell’arte, direttore, coordinatore, fino al 2011 assegnato alla Soprintendenza ai beni artistici e storici di Venezia. Ha svolto l’attivita di docente di Storia della fotografia presso l’Università di Bologna (1974-1978) e di Storia delle tecniche artistiche all’Università di Udine (1984-1988). Collabora con diverse riviste e giornali come “Bell’Italia”, “Il Giornale”, “L’Espresso”, “Panorama”, “Restauro & Coservazione”, “Oggi” e “Arte e Documento”. Ha ricevuto diversi incarichi istituzionali e parlamentari. Nell’ XI legislatura ha fatto parte della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione e della Commissione Stragi, mentre nella XII legislatura è stato Presidente della VII Commissione permanente Cultura, Scienza e Istruzione. Parallelamente alla sua attività politica e televisiva si occupa di arte, commentando le opere di importanti pittori e pubblicando numerosi volumi, monografie e cataloghi specializzati.

Paolo Fresu

PAOLO FRESU jazzista di fama internazionale vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna. Ha iniziato a suonare a 11 anni con la Banda musicale del proprio paese natale e nel 1980 inizia la sua carriera di musicista registrando per la RAI. Nel 1984 prende il diploma in tromba al Coservatorio di Cagliari e vince diversi premi, tra i quali il Top jazz, nel 1996 quello dell’Académie du jazz e il prestigioso Django dOr. È inoltre docente e responsabile di importanti realtà didattiche nazionali e internazionali e ha suonato con i più famosi interpreti della musica jazz. Ha registrato oltre 350 dischi, alcuni con collaborazioni internazionali. Dirige inoltre il Festial di Berchidda “Time in jazz”, ed è direttore atistico e docente dei seminari jazz di Nuoro e ha diretto il Festival internazionale di Bergamo. Ha coordinato inoltre numerosi progetti multimediali ed è impegnato per oltre 200 concerti all’anno. Per la Ilisso ha raccontato i suoi 50 concerti nel volume Paolo Fresu 50 suonati.

Franco Masala

FRANCO MASALA laureato in Architettura all’Università degli Studi di Firenze, si è specizlizzato in Drammaturgia e messinscena di Luciano Alberti al Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”. Si perfeziona poi in Storia dell’arte all’Università di Cagliari. È professore a contratto nelle facoltà di Architettura, di Lingue e Letterature straniere e SSIS di Cagliari e si occupa di storia dell’architettura, con particolare riferimento all’Ottocento ed al Novecento. Oltre ai saggi nei volumi della collana “Cagliari Quartieri storici” (Castello, Marina, Stampace, Villanova), pubblicati tra il 1985 ed il 1995, tra i suoi lavori più importanti si ricordano: Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900 (Ilisso, 2001) e Architetture di carta Progetti per Cagliari (1800-1945) (2002). Ha tenuto diverse conferenze specifiche ai cicli legati alla musica ed al teatro, in collaborazione anche con la Fondazione del teatro lirico di Cagliari.

Bruno Tognolini

BRUNO TOGNOLINI (Cagliari 1951) è uno scrittore e sceneggiatore. Nato e vissuto fino ai 25 anni a Cagliari, ha studiato al DAMS di Bologna e lì, dopo dieci anni di teatro e collaborazioni con Paolini e Baliani  dal 1990 ha deciso di occuparsi di televisione per ragazzi.  È tra gli autori del programma televisivo L’albero Azzurro e Melevisione, di opere multimediali e interattive e libri, testi di canzoni, racconti e poesie. Intensa è anche la sua attività saggistica ricca di saggi e articoli su poesia, narrativa e televisione pubblicati in varie riviste tra le quali “Andersen”, “Liber”, “Hamelin” e tante altre. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Andersen come miglior scrittore per ragazzi e nel 2011 con Rime di Rabbia si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria del Premio Andersen.

Fortunato Seminara

FORTUNATO SEMINARA nasce nel 1903 a Maropati (Reggio Calabria). Proveniente da una famiglia di piccoli proprietari, si laurea in legge a Napoli nel 1927; emigra in Svizzera, dove entra in contatto con gli ambienti dell’antifascismo. Nel 1932 ritorna definitivamente in Calabria. Alla gestione del piccolo podere avito fa riscontro un costante interesse per la scrittura narrativa. Si rivela al mondo letterario col romanzo ‘contadino’ Le baracche (1942). La tematica paesana, col suo realismo tragico e arcaico, segna anche le migliori prove successive: Il vento nell’oliveto (1951), La masseria (1952), Disgrazia in casa Amato (1954), il dittico La fidanzata impiccata e Il diario di Laura (1956), e la raccolta di racconti Il mio paese del Sud (1957). Muore a Grosseto nel 1984.