Egidio Bellorini (Milano 1865 – Padova 1944), formatosi all’Accademia scientifico-letteraria di Milano e perfezionatosi in filologia all’Istituto di Studi Superiori di Firenze, intraprende nel 1887 la carriera di insegnante. Fra il 1888 e il 1896 è in Sardegna, a Nuoro e a Cagliari. Dall’esperienza sarda nascono in particolare i Canti popolari amorosi raccolti a Nuoro (1893), pregevole raccolta di vasto e duraturo successo. Lasciata la Sardegna, dopo varie esperienze d’insegnamento si stabilisce a Padova nel 1911, come docente e poi anche preside dell’istituto “G.B. Belzoni” fino al pensionamento (1935). Fu insieme, con costanza, uomo di scuola e studioso di letteratura, interessandosi al periodo del Risorgimento, al Romanticismo italiano e a Giuseppe Parini; unì questi due poli d’interesse nell’approntare classici commentati (Pellico, Parini, Giusti, Petrarca, il Magnifico, Foscolo, Manzoni) e nella stesura di profili agili ma sempre informati (Pellico, Berchet, Giusti, Parini).
Laura Calvi (Monza 1983) è una storica dell’arte specializzata nel secondo dopoguerra italiano e internazionale, con attenzione particolare alle vicende delle gallerie private d’avanguardia – molti gli studi dedicati alla Galleria Apollinaire di Guido Le Noci –, alla critica militante di Pierre Restany e i protagonisti del Nouveau Réalisme, e agli sviluppi dell’Arte Cinetica e Programmata europea.
In seguito alla laurea magistrale in Storia e Critica dell’Arte, conseguita presso l’Università degli Studi di Milano, si è specializzata all’Università degli Studi di Udine dedicandosi principalmente agli intrecci tra Nanda Vigo e gli esponenti dei gruppi Nul e ZERO.
Negli anni, si è dedicata ad approfondimenti storico-artistici, editi in diverse pubblicazioni scientifiche, come ad esempio il saggio “Noi che abbiamo le antenne che captano nuovi spazi spirituali”(in Klein Fontana Milano Parigi 1957-1962, catalogo della mostra, a cura di S. Bignami e G. Zanchetti, Milano, Electa, 2014), oppure il più recente “«Il libro è formidabile!». Alcuni progetti editoriali della Galleria Apollinaire 1960-1970” (in Studi di Memofonte, n. 28/2022).
Dopo essere stata assistente conservatrice al Museo del Novecento (2009-2013) e aver curato Andy Warhol’s Stardust. Stampe dalla collezione Bank of America Merrill Lynch (Milano, Museo del Novecento, 4 aprile-8 settembre 2013), è stata per quasi un decennio exhibition registrar presso Fondazione Prada, seguendo l’organizzazione delle mostre della sede milanese e della sede Prada Rong Zhai a Shanghai curate, tra gli altri, da Salvatore Settis, Germano Celant, Udo Kittelmann, Thimas Demand, Goshka Macuga.
PAOLA ATZENI è stata docente della prima cattedra in Italia di Storia della Cultura materiale, istituita presso l’Università di Cagliari nel 1986. Ha pubblicato diversi libri tra i quali si segnalano: Lavoro e sue rappresentazioni fra i minatori sardi; Tra il dire e il fare. Cultura materiale della gente di miniera in Sardegna; Saper vivere. Antropologia mineraria della Sardegna nell’Antropocene.
Ha curato l’allestimento della sezione antropologica del Museo del Carbone nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia.
Ha curato, inoltre, l’allestimento del museo-laboratorio della ex scuola elementare di Monteponi, Andaus a scola, a Iglesias.