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Chi Siamo

Ilisso è una casa editrice che dal 1985 pubblica volumi di arte, archeologia, linguistica, e cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa e realizza mostre d’arte per documentare e raccontare la storia e la cultura di Sardegna tra tradizione e contemporaneità.


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Matteo Madau

MATTEO MADAU (Ozieri  1723 – Cagliari 1800) appartenente a una famiglia di pastori, divenuto gesuita dopo lo scioglimento della Compagnia dei Gesuiti ad opera del papa Clemente XIV con una bolla dell’ottobre del 1773, trascorse la propria vita a Cagliari, nel collegio di S. Michele, dove si dedicò ad opere di pietà e di catechesi e, soprattutto, ai suoi studi. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Le armonie de’ Sardi, Saggio d’un operaIl ripulimento della lingua sarda lavorato sopra la sua analogia colle due matrici lingue, la greca, e la latina, Lettera apologetica, ovvero osservazioni critiche sopra l’opera del P. Er. Giacinto Hintz, Versione de su Rithmu Eucaristicu cum paraphrasi in octava rima, facta dae su latinu in duos principales dialectos e Dissertazioni storiche apologetiche critiche sulle sarde antichità.

Montanaru

MONTANARU (Desulo 1878 – 1955) Antonio Casula dopo aver frequentato un paio d’anni di ginnasio a Cagliari e il collegio di Lanusei, si arruolò nell’arma dei carabinieri. Fu durante i suoi spostamenti di lavoro che iniziò a scrivere poesie in sardo, inviandole a riviste e nel 1904 pubblicò la sua prima raccolta Boghes de Barbagia. Nel 1909, tornato a Desulo si sposò ed ebbe due figli, ma sfortunatamente nel 1914 morì il primo figlio e dopo soli due anni scomparve anche la moglie. Negli anni Venti continuò a scrivere e la sua notorietà varcò i confini della regione ed i suoi canti furono tradotti in francese, inglese e tedesco, nonostante fosse gli ostacoli posti ai dialetti dalla politica fascista. Morì anche il secondo figlio, lasciandolo nella solitudine. Nel dopoguerra fece parte della giuria del Concorso nazionale di poesia dialettale dove entrò in contatto con i maggiori intellettuali italiani dell’epoca, tra cui Ungaretti e il giovane Pasolini. Nel 1949 vinse il premio dello stesso concorso con il sonetto S’olia. Nel 1953 fu colpito da paralisi e morì nel 1957.

William Henry Smyth

WILLIAM HENRY SMYTH (Westminster 1788 – Bedford 1865) a 17 anni entrò nella Marina britannica e dopo una serie di operazioni carto-idrografiche, nel 1815 fu promosso captain e gli venne affidato l’incarico di lavorare a dei rilevamenti lungo le coste del Mediterraneo. Nel 1846, con un editore di Londra, pubblicò due libri, frutto dei suoi soggiorni in Sicilia e Sardegna tra il 1823 e il 1824 durante una missione carto-idrografica. Nel 1828 costruì a Bedford un osservatorio astronomico dove trasferì l’intera sua strumentazione, fra cui un rifrattore equatoriale, da lui progettato e costruito, uno dei primi in Europa. Nel 1850 pubblicò a Londra una sintesi delle sue ricerche ed esperienze come cartografo. La sua bibliografia alla British Library di Londra registra 23 titoli.

Jorge Aleo

JORGE ALEO (Cagliari 1620 – 1690) Padre Jorge da Cagliari, al secolo Lussorio Aleo, cappuccino della Provincia di Sardegna, nasce nel 1620. Nel 1640 comincia a professare in Iglesias la regola dei Cappuccini. Dai documenti d’archivio sardo si ricavano poche notizie sul personaggio. Nel 1661 viene sottoposto dai superiori a provvedimenti disciplinari a seguito del rifiuto di ottemperare all’obligo della predicazione e di risiedere presso la sua famiglia religiosa. Nel 1667 risulta vicario del convento di Cagliari e nel 1668-69 è guardiano in San Benedetto. Nel 1671 viene esiliato in Sicilia dal duca di San Germàn per la sua contiguità con i capi del partito avverso al viceré Camarasa. Nel 1675 rientra a Cagliari, completando i suoi lavori di storia approvati nel 1868. Le sue cronache storiche secentesche paiono aver avuto una discreta circolazione anche se molte copie andarono perdute o furono soggette alla censura sabauda.

Antonio Mura

ANTONIO MURA (Nuoro 1926 – Bologna 1975) nacque a Nuoro da padre Pietro, ramaio e poeta tra i maggiori del ‘900 e Maria Antonia Bande Ticca. Tra il 1947 e il 1948 collabora alla rivista Aristocrazia, rivista sarda di cultura sociale ispirata a ideali filantropici. Negli stesi anni si iscrisse nella facoltà di Scienze economiche e marittime di Napoli, che a dopo poco abbandonò per intraprendere la strada della poesia. Nel 1963, dopo esser tornato a Nuoro, costretto dalla grave situazione occupazionale, si recò in Germania dove fu assunto come aiuto operaio presso la Volkswagen. Deluso da quest’esperienza tornò in Sardegna, dove fu poi assunto presso l’Associazione dei commercianti. Dal 1968 l’attività letteraria s’intensifica, ricevendo riconoscimenti ed impegnandosi anche in importanti traduzioni, fra le quali le poesie di Paul Eluard. Tra le sue raccolte più importanti si ricordano: Su birde. Sas erbas e Lingua e dialetto. Poesie bilingui.

Pietro IV d’Aragona

PIETRO IV D’ARAGONA (Balaguer 1319 – Barcellona 1387) fu IV re d’Aragona e III di Catalogna, detto il Cerimonioso. Figlio di Alfonso IV il Benigno, succedette al padre nel 1336 e nel 1342 partecipò alla presa di Algeciras con la flotta genovese. Due anni dopo, nel 1344, sconfisse Giacomo III di Maiorca e si impadronì delle Baleari e del Rossiglione. In Sardegna, per domare le ribellioni e combattere il suo principale nemico, il giudice di Arborea Mariano IV, decise di allearsi con Venezia, contro Genova. Tuttavia nonostante le vittorie veneziano-catalane di Costantinopoli e di Alghero, avvenute nel 1352, Pietro IV recatosi nell’isola con un forte esercito non riuscì mai a pacificare del tutto l’isola. Negli anni compresi tra il 1366 e il 1369 si trovò inoltre in guerra con Pietro il crudele, re di Castiglia. Tra il 1347-48 fu impegnato a domare le rivolte dei nobili aragonesi della Unión sobillati dal detronizzato re di Maiorca Giacolo III.

Ramon Muntaner

RAMON MUNTANER (Peralda 1265 – isola di Eivissa 1336) fu milite della corona aragonese, funzionario e importante cronista catalano. Di educazione di stampo cavalleresco, crebbe in una famiglia benestante che ospitò nel dicembre 1274 Alfonso X e Giacomo I d’Aragona, cosa poco consueta, che colpì Ramon bambino. Nel 1276 si trasferì in Francia, forse come paggio di Roger de Llúria. Successivamente, dall’estate del 1302,  militò come soldato e comandante della Compagnia catalana di  Roger da Flor, in un corpo di fanteria leggera, costituito da mercenari catalani e aragonesi, conosciuti come almogavers. Combatté in Oriente, spingendosi fino a Costantinopoli, per sostenere i Greci nella lotta contro i Turchi. Tra il 1303 e il 1315 ricoprì importanti ruoli nell’amministrazione di Gallipoli e dell’isola di Djerba. Dal 1327 si ritirò a vita privata e si dedicò alla stesura dell’importante opera nota come Cronica de Ramon Muntaner sui fatti d’arme e di politica della corona d’Aragona tra il XIII e il XIV secolo.

Emilio Lussu

EMILIO LUSSU (Armungia 1890-Roma 1975) si laurea in Giurisprudenza a Cagliari nel 1915. Ufficiale della “Brigata Sassari” durante la Prima Guerra mondiale, nel ’19 rientra in Sardegna e fonda il Partito Sardo d’Azione. Nel 1921 è eletto deputato. Nel ’26 si difende da un’aggressione fascista ed è processato per omicidio; assolto dal tribunale di Cagliari viene però condannato a cinque anni di confino a Lipari. Evade nel ’29 per rifugiarsi in clandestinità a Parigi, dove fonda il movimento “Giustizia e Libertà” e intensifica l’attività contro il regime. È stato deputato alla Costituente, ministro nei governi Parri e De Gasperi e senatore dal ’48 al ’63. Le sue opere più note sono Marcia su Roma e dintorni (1933) e Un anno sull’altipiano (1938).

Quintino Sella

QUINTINO SELLA (Mosso Santa Maria 1827 – Biella 1884) nacque nel Biellese da una famiglia di industriali lanieri. Nel 1847 ottenne la laurea in ingegneria a Torino, perfezionandosi a Parigi in mineraria. Nel 1852 cominciò la sua carriera nell’insegnamento e nel 1859 quella in politica. Il 1862 fu l’anno della pubblicazione degli Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e della sua nomina a ministro delle Finanze nel governo Rattazzi e l’anno seguente fonda il Club alpino italiano. Nel 1869 compì un’indagine sulle miniere sarde nell’ambito della commissione parlamentare d’inchiesta sulla Sardegna presieduta da Depretis. Nel 1873, con la caduta del governo Lanza abbandonò la carica di ministro e nel 1874 fu nominato invece presidente dell’Accademia dei Lincei. Nel 1881 fu uno dei soci fondatori della Società geologica italiana, mentre nell’anno successivo si dimise da deputato e nel marzo1884 morì a Biella.

Georgiana Goddard King

GEORGIANA GODDARD KING (West Columbia 1871- Hollywood 1939) figlia di un ferroviere e di una donna dai forti interessi letterari, che morì quando lei aveva solo 10 anni, la King e suo fratello crebbero nel West Virginia con una zia materna. Nel 1897 si laureò e, dopo un periodo in Francia, tornò negli Stati Uniti, dove insegnò in un liceo fino al 1906. Tra il 1910 e il 1911 venne nominata professoressa di Storia dell’Arte nell’Università statunitense di Bryn Mawr e direttrice della collana “Bryn Mawr Notes and Monographs” nella quale uscì nel 1923 Sardinian Painting, volume dedicato alla pittura sarda. Fu inoltre membro dell’Hispanic Society of America e pubblicò diversi articoli e studi monografici in riviste specialistiche dedicati all’approfondimento di aspetti culturali e artistici dell’aerea iberica. Furono proprio questi interessi da ispanista ad avvicinarla alla cultura artistica della Sardegna. Il suo libro, risalente al 1904, dal titolo Comedies and Legends for Marionettes, A Theatre for Boys and Girls reca illustrazioni di Anna Rose Giles, l’amica che la guidò alla conoscenza del territorio sardo.