FRANCESCA PICCHI è architetto e vive a Milano dove insegna Storia e teoria del disegno industriale presso il Politecnico di Milano. Lavora inoltre per la Barragan Foundation di Basilea e collabora con la rivista di arredamento, architettura ed arte “Domus”. Ha scritto, insieme a François Burkhardt e Juli Capella Perché un libro su Enzo Mari (1997). Si occupa inoltre di curatela di mostre, tra le quali possiamo ricordare quella su Enzo Mari, per la quale ha pubblicato il volume Enzo Mari: il lavoro al centro con A. d’Avossa nel 1999, quella dal titolo Giulio Iachetti – Oggetti Disobbedienti svoltasi a Milano nel 2009 e la mostra Aperto Vetro 2000. Il Vetro Progettato realizzata a Venezia, presso il Museo Correr, nel 2001. Per la Ilisso ha scritto insieme a G. Altea e E. Mari il volume DOMO. XIX Biennale dell’Artigianato Sardo pubblicato nel 2009 e vincitore del premio Compasso D’Oro dell’ADI nel 2011.
ENZO MARI (Cerano 1932) è considerato uno dei maggiori teorici del design italiano e mondiale. Si è formato presso l’Accademia di Brera approfondendo tematiche legate alla percezione visuale. Si è dedicato poi al disegno industriale, prestando grande attenzione al design e ai suoi aspetti sociali e funzionali. Si è mostrato critico verso ciò che è diventato il design dopo gli anni ’60 e ’70 e alle conseguenze del marketing su questo. Le sue considerazioni sono state sviluppate nel volume pubblicato nel 1999 Manifesto di Barcellona. Nel 1963 è stato coordinatore del gruppo Nuova Tendenza, ha poi insegnato per diversi anni prima nelle scuole e poi nelle università, tra queste il Politecnico di Milano e l’Università di Parma. Nel 1972 ha partecipato all’esposizione Italy – The New Domestic Landscape al MOMA di New York. Alcune sue opere sono esposte nei principali musei di arte e design del mondo. Per la Ilisso ha scritto insieme a G. Altea e F. Picchi il volume DOMO. XIX Biennale dell’Artigianato Sardo pubblicato nel 2009 e vincitore del premio Compasso D’Oro dell’ADI nel 2011.
ENRICA CAMPANINI laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze nel 1982. A partire dal 1985 si dedica alla ricerca e allo studio delle Piante Medicinali. Nel 1990 ha conseguito il Diploma universitario in Fitoterapia e Piante Medicinali presso l’università francese di Montpellier. Si è dedicata all’attività didattica, insegnando tra il 1992 e il 1998, nel Corso di perfezionamento in Fitoterapia presso l’Università di Siena. Ha partecipato a congressi, seminari e corsi d’aggiornamento per medici e farmacisti. Attualmente collabora con il CISDO (Centro Italiano Studi Documentazione Omeopatica) in qualità di docente di Omeopatia e Fitoterapia. Collabora inoltre con diverse riviste ed è autrice di pubblicazioni sulla Storia della Medicina. Per la Ilisso ha pubblicato Piante medicinali della Sardegna.
RENATA SERRA è stata professore ordinario di Storia dell’arte medioevale presso l’Università degli studi di Cagliari. Si è occupata di varie ricerche sull’arte medievale, in particolare dell’architettura ecclesiastica in Sardegna, fra le quali quella della storia del complesso monumentale di San Michele legata alla presenza dei Gesuiti a Cagliari per l’associazione “Soroptimist International Italia” di cui è stata socia, le chiese di Sant’Alenixedda e di Sant’Agostino, di San Lussorio di Selargius, di Santa Barbara di Sinnai e tante altre. È autrice di numerose pubblicazioni tra le quali possiamo ricordare: L’architettura gotico catalana in Italia (1995); L’architettura sardo-catalana (1984); In margine all’esistenza di un’arte “giudicale” (1991); Il patrimonio storico artistico nella prospettiva del recupero dei centri storici (1997); Pittura e scultura dal Medioevo all’Ottocento (1990). Per la Ilisso è stata autrice del volume Pittura e scultura dall’età romanica alla fine del ‘500, pubblicato nel 1990.
ROBERTO CORONEO (Cagliari 1958-2012) laureato in Lettere con indirizzo storico-artistico ha lavorato per anni come redattore, tra il 1993 e il 1998, per la Ilisso edizioni, alla quale ha sempre fornito il suo prezioso apporto anche durante gli anni successivi. A partire dal 1998 ha iniziato l’attività di insegnamento di Storia dell’arte medievale presso l’Università degli studi di Cagliari, prima in qualità di ricercatore e dal 2001, come professore, associato e poi ordinario. È stato inoltre, dal giugno del 2008, Preside della Facoltà di Lettere. Un notevole apporto hanno avuto i suoi numerosi articoli pubblicati in riviste specialistiche e negli Annali dell’università. Tra i volumi di Storia dell’arte medievale possiamo ricordare: Architettura romanica dalla metà del Mille al primo Trecento (1993), Scultura mediobizantina in Sardegna (2000), Storia dell’arte medievale in Sardegna, introduzione allo studio (2008), Pittura sarda del Quattro-Cinquecento, prefazione (2000), Scultura altomedievale in Italia (2005).
ALDO SARI è professore e titolare della cattedra di Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Sassari. Nella stessa facoltà è stato anche docente di Storia dell’arte medioevale e di Storia dell’arte contemporanea. Si è specializzato in Studi Sardi e in Archeologia e Storia dell’arte. Le sue ricerche e pubblicazioni si sono concentrate sull’archietttura romanica, sul Gotico catalano e la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo, nonché sul Rinascimento in Sardegna e sul Neoclassiciscmo. Numerosi sono i suoi apporti in riviste specialistiche come “Studi sardi”, “Archivio Storico Sardo”, “Nuova comunità” e “Almanacco di Cagliari”. Per la Ilisso ha pubblicato, insieme a F. Segni Pulvirenti, Architettura tardogotica e d’influsso rinascimentale.
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SEBASTIANO SATTA nacque a Nuoro nel 1867. A Sassari, compiuti gli studi superiori e conseguita la laurea in Giurisprudenza, aderì, sotto l’influsso delle idee repubblicane e radicali del tempo, alle sorgenti istanze progressiste. Nella città natale esercitò con successo l’avvocatura, professando nel contempo un socialismo umanitario in accordo ai caratteri della realtà locale e dedicandosi con passione alla poesia, già precocemente coltivata negli anni giovanili con suggestioni e sentimenti marcatamente carducciani. Le raccolte Canti barbaricini (1910) e Canti del salto e della tanca (1924), entrambe contenute nel presente volume, includono le espressioni più note del lirismo sattiano. Morì a Nuoro nel 1914.
OTTONE BACAREDDA nasce a Cagliari il 20 dicembre del 1848. Conseguita la laurea in Giurisprudenza nel 1871, segue la famiglia a Firenze prima e a Genova poi, dove rimane sino al 1875, anno in cui fa definitivo ritorno in Sardegna. Durante la parentesi peninsulare, e a seguito di questa, affina la vena giornalistica già in precedenza espressa in numerosi contributi su periodici locali. Nel 1883 ottiene, all’Università di Cagliari, la cattedra di Diritto, mantenuta poi fino alla morte. Nel 1884 inizia l’attività politica che lo impegna per più di trent’anni. Molteplice è la produzione letteraria: novelle, saggi, romanzi, commedie, poesie. Tra le opere più importanti, la raccolta Bozzetti sardi (1881) e il romanzo Casa Corniola (1884), ampia rielaborazione del precedente Roccaspinosa, pubblicato a Genova nel 1874. Muore a Cagliari il 26 dicembre del 1921.
CLARA GALLINI è professore ordinario di Etnologia all’Università di Roma “La Sapienza”. Studiosa della cultura popolare italiana e autrice di diversi libri, fra i quali: I rituali dell’“argia” (1967), Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna (1971), Dono e malocchio (1973), La Sonnambula meravigliosa (1983), Il miracolo e la sua prova. Un etnologo a Lourdes (1988). Ha curato diverse pubblicazioni postume di Ernesto De Martino, tra le quali La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977), I viaggi nel Sud di Ernesto De Martino (1999) con Francesco Faeta e, da ultimo, il volume collettivo Patrie elettive. I segni dell’appartenenza (2003).