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GIULIO ANGIONI (Guasila 1939) antropologo e romanziere, è stato dal 1981 professore di Antropologia culturale, nonché direttore dell’Istituto di Discipline socio-antropologiche, presso l’Università degli studi di Cagliari. Dal 1992 presiede la Societé des Europeanistes con sede a Bruxelles e dirige la rivista internazionale “Europaea”. Ha vinto il Premio Giuseppe Dessì nel 2005, il Premio Internazionale Mondello nel 2006 e, nello stesso anno, il Premio Corrado Alvaro. Insieme a Sardonica, uscito in prima edizione nel 1984, ricordiamo tra le sue opere di narrativa: L’oro di Fraus (1988), Una ignota compagnia (1992), Millant’anni (2002), Assandira (2004), Alba dei giorni bui (2005), Le fiamme di Toledo (2006), La pelle intera (2007) e A fogu aintru (2008), quest’ultimo riedito dalla Ilisso, per la quale ha curato anche diversi volumi.
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WILMA STOCKENSTRÖM (Sud Africa1933) è una delle scrittrici Afrikaans più famose. Dopo aver ottenuto la laurea in Teatro nel 1952, ha lavorato come speaker alla radio a Città del Capo e poi si è trasferita a Pretoria nel 1954. Inizialmente si è dedicata alla scrittura di poesie e fiction, oltre che alcuni pezzi per il teatro e solo successivamente, a partire dagli anni ’70 si è concentrata sul romanzo. Nel 1977 e nel 1992 ha ricevuto il Hertzog Prize per la poesia. Il suo libro più conosciuto è Spedizione al Baobab (1981), che nella sua edizione italiana si è aggiudicato il Premio Grinzane Cavour nel 1988. Wilma Stockenström è inoltre un’attrice di successo di film e opere teatrali. Dal 1993 abita a Città del Capo, dove tuttora lavora.
CATERINA VIRDIS LIMENTANI insegna Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Padova. Si è laureata con Corrado Maltese all’Università di Cagliari, dove è iniziata la sua carriera, e successivamente ha insegnato nell’ateneo patavino Storia dell’Arte Fiamminga e Olandese, Storia dell’Arte Contemporanea, Storia dell’Arte Moderna, Iconologia e iconografia, Comunicazione visiva.
La sua produzione si concentra prevalentemente sulla pittura e miniatura del Rinascimento europeo, con una predilezione per il Cinquecento. È inoltre specialista di indagini tecnologiche sui dipinti su tavola. Una parte delle sue pubblicazioni è dedicata all’estetica e alla produzione degli artisti del nostro tempo, in particolare i “classici” della pittura contemporanea. Dal 2002-2003 dirige presso la Facoltà di Lettere e Filosofia il Corso di Laurea in Cultura e Tecnologia della Moda, da lei stessa ideato. Ha istradato nella carriera storico-artistica numerosi allievi, alcuni dei quali hanno intrapreso le loro carriere presso importanti istituzioni museali e insegnano Storia dell’Arte Fiamminga e Olandese nelle Università di Padova e Urbino.
NELLA CRESTETTO OPPO si è occupata di giocattoli, dei quali era grande collezionista e studiosa. La sua collezione privata è stata acquisita dal Museo del Giocattolo di Zagarolo, inaugurato a dieci anni dalla sua morte, nel 2005. Nel 1990 i suoi studi e la sua collezione di giocattoli storici, prevalentemente risalenti all’Otto e Novecento e provenienti da tutto il mondo, hanno trovato spazio in un prezioso volume edito dalla casa editrice Ilisso dal titolo C’era una volta una regina.
GIOVANNI COLUMBU (Nuoro 1949) si è laureato in Architettura a Milano e, dopo gli studi, al suo ritorno a Cagliari, mal 1979 ha cominciato a lavorare come programmista regata per la RAI. A partire dal 1985 ha iniziato a produrre documentari, fra i quali possiamo ricordare Visos, selezionato al Prix Italia, Dialoghi trasversali e Villages e villages, con il quale ha vinto il Prix Europa nel 1999. Ha inoltre pubblicato dei volumi: Visos, edito con la Ilisso, L’arma dell’immagine e Lollas la città immateriale. Ha infine realizzato dei lungometraggi in qualità di regista, fra i quali segnaliamo Arcipelaghi (2001) e Su Re (2013).
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ALESSANDRA BORGOGELLI si è laureata in Storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università di Urbino. Attualmente insegna Storia dell’arte contemporanea al DAMS e Avanguardie storiche all’Università di Bologna. Le sue ricerche si sono concentrate soprattutto sull’Ottocento e sulle figure di A. Basoli, G. Boldini, F. P. Michetti, e sull’arte toscana ed emiliana della seconda metà del XIX secolo. Ha poi dedicato uno studio particolare su Edgard Degas, l’Espressionismo italiano, il Futurismo e l’Arte Povera. Ha dedicato numerosi studi anche all tendenze degli ultimi trenta anni rivolgendo una maggiore attenzione alle problematiche del recupero dell’artigianato confluiti anche in video andati in onda nel 1996 nella trasmissione televisiva “Fuori orario”. Per la Ilisso, insieme a G. Altea, ha scritto il volume Antonio Marras edito nel 2003.
ISABELLA ZEDDA MACCIÒ laureata in Lettere nel 1974, dopo aver ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento, nel 1978 entra all’Università degli Studi di Cagliari in qualità di assistente ordinario per la cattedra di Geografia. Nel 1984 vince il concorso per professore associato a Cagliari per la cattedra di Geografia storica e Cartografia. Tra il 2005 e il 2009 è stata membro del Consiglio Direttivo Nazionale della Società Geografica Italiana, della Società Geografica Italiana e del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici. È stata inoltre Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Operatre culturale per il turismo e di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) negli anni 1993, 1995, 1996 e 2003 finanziati dal MIUR/MURST.