Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere informato sugli appuntamenti e le novità del catalogo Ilisso.


Chi Siamo

Ilisso è una casa editrice che dal 1985 pubblica volumi di arte, archeologia, linguistica, e cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa e realizza mostre d’arte per documentare e raccontare la storia e la cultura di Sardegna tra tradizione e contemporaneità.


Scarica i cataloghi

Catalogo Ilisso 2024 Cover LD   Catalogo Poliedro 2024 Cover LD

Francesca Segni Pulvirenti

pagina in costruzione

Sebastiano Satta

SEBASTIANO SATTA  nacque a Nuoro nel 1867. A Sassari, compiuti gli studi superiori e conseguita la laurea in Giurisprudenza, aderì, sotto l’influsso delle idee repubblicane e radicali del tempo, alle sorgenti istanze progressiste. Nella città natale esercitò con successo l’avvocatura, professando nel contempo un socialismo umanitario in accordo ai caratteri della realtà locale e dedicandosi con passione alla poesia, già precocemente coltivata negli anni giovanili con suggestioni e sentimenti marcatamente carducciani. Le raccolte Canti barbaricini (1910) e Canti del salto e della tanca (1924), entrambe contenute nel presente volume, includono le espressioni più note del lirismo sattiano. Morì a Nuoro nel 1914.

Ottone Bacaredda

OTTONE BACAREDDA nasce a Cagliari il 20 dicembre del 1848. Conseguita la laurea in Giurisprudenza nel 1871, segue la famiglia a Firenze prima e a Genova poi, dove rimane sino al 1875, anno in cui fa definitivo ritorno in Sardegna. Durante la parentesi peninsulare, e a seguito di questa, affina la vena giornalistica già in precedenza espressa in numerosi contributi su periodici locali. Nel 1883 ottiene, all’Università di Cagliari, la cattedra di Diritto, mantenuta poi fino alla morte. Nel 1884 inizia l’attività politica che lo impegna per più di trent’anni. Molteplice è la produzione letteraria: novelle, saggi, romanzi, commedie, poesie. Tra le opere più importanti, la raccolta Bozzetti sardi (1881) e il romanzo Casa Corniola (1884), ampia rielaborazione del precedente Roccaspinosa, pubblicato a Genova nel 1874. Muore a Cagliari il 26 dicembre del 1921.

Clara Gallini

CLARA GALLINI è professore ordinario di Etnologia all’Università di Roma “La Sapienza”. Studiosa della cultura popolare italiana e autrice di diversi libri, fra i quali: I rituali dell’“argia” (1967), Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna (1971), Dono e malocchio (1973), La Sonnambula meravigliosa (1983), Il miracolo e la sua prova. Un etnologo a Lourdes (1988). Ha curato diverse pubblicazioni postume di Ernesto De Martino, tra le quali La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977), I viaggi nel Sud di Ernesto De Martino (1999) con Francesco Faeta e, da ultimo, il volume collettivo Patrie elettive. I segni dell’appartenenza (2003).

Gaspare Barbiellini Amidei

GASPARE BARBIELLINI AMIDEI ordinario di Sociologia della Conoscenza, editorialista del Corriere della Sera di cui è stato vicedirettore vicario. Ha anche diretto il quotidiano Il Tempo. Ha preso il Premio Estense con Carovana di carta (1979). Tra gli altri libri ha scritto: Il minusvalore (1971); La riscoperta di Dio (1975); Il potere (1988); Perché credere (1991); Le domande di tutti (2002).

Angelo Carta

ANGELO CARTA nasce il 17 novembre 1946 a Dorgali. Nel 1968 si trasferisce a Roma, dove per circa un anno svolge diverse occupazioni occasionali e poco qualificanti. Nel 1969, a Torino – intorno al 1970 entra alla FIAT –, riprende gli studi che lo condurranno al diploma di Perito elettronico industriale e quindi  alla laurea in Matematica. Le difficoltà di una carriera fortemente e faticosamente voluta per migliorare la propria qualità di vita e l’intensità delle molteplici esperienze comporteranno per Carta «un’indigestione di vita vissuta» che si sublimerà in Anzelinu. Vive e lavora a Dorgali.

Antonio Cossu

ANTONIO COSSU nasce il 13 febbraio 1927 a Santu Lussurgiu. Laureato in Lettere a Milano, si stabilisce a Ivrea; qui, dal 1954 al 1958, partecipa al movimento Comunità, promosso da Adriano Olivetti, e pubblica il racconto-reportage Sardegna a passo di carro e di cavallo. Tornato nell’Isola, nel 1959 dà alle stampe Autonomia e solidarietà nel Montiferru; collabora a “Ichnusa” e promuove “Il Bogino”. Nel 1975 fonda e dirige per 28 anni il trimestrale di cultura “La grotta della vipera”. Tra le sue opere: I figli di Pietro Paolo (1966); Il riscatto (1969); Mannigos de memoria (1984); A tempos de Lussurzu (1985); I monti dicono di restare (1987); Il vento e altri racconti (1993); Il sogno svanito (2002). Muore nel paese natale il 2 luglio 2002.

Gonario Pinna

GONARIO PINNA (Nuoro 1898-1991) Nel 1908 resta orfano del padre Giuseppe, avvocato e deputato, assassinato a Nuoro. Studia a Sassari e a Firenze, poi si iscrive in Giurisprudenza a Roma. Nella prima guerra mondiale subisce la prigionia a Sopronyek. Rientrato in Italia, frequenta lo studio di Enrico Ferri. Compie a Roma il suo apprendistato legale e nel 1923 riapre a Nuoro lo studio del padre divenendo uno dei più importanti specialisti del processo d’ambiente barbaricino. Dopo la Liberazione aderisce prima al Partito Sardo d’Azione, redigendo un progetto di Statuto per la Regione Sarda, e poi nel 1955 al Partito Socialista italiano. Nel 1958 è eletto alla Camera dei deputati. Dal 1963 riprende a esercitare a tempo pieno l’avvocatura. Scrive fra l’altro: Due problemi della Sardegna. Analfabetismo e delinquenza (Sassari 1955),  Il pastore sardo e la giustizia (1966), riedito dalla Ilisso nel 2003, e cura la raccolta Antologia dei poeti dialettali nuoresi (Cagliari 1969) riedito nel 2013 dalla Ilisso.

Costantino Nivola

COSTANTINO NIVOLA (Orani 1911-Long Island, N.Y., 1988) grafico, pittore e scultore lascia Orani nel 1929 per seguire il pittore M. Delitala a Sassari. Tra il 1931 e il 1936 è studente all’ISIA di Monza. Diplomatosi in grafica, diviene direttore artistico della Olivetti, per la quale realizza diversi pannelli decorativi per il padglione italiano dell’Esposizione universale di Parigi. Nel ’39 si stabilisce a New York dove, a contatto con gli architetti Le Corbusier, P. Rudolph, E. Saarineen, J.L. Sert, sperimenta la possibilità di un’“arte totale”. A fine anni ’50 perfeziona la tecnica scultorea del sand casting, che gli varrà numerose richieste per la decorazione di edifici, piazze, interni. Nel ’58 espone per le strade di Orani. Di particolare suggestione è la piazza che realizza nel ’66 a Nuoro dedicata a Sebastiano Satta e, dell’88, un importante intervento scultoreo nel Palazzo della Regione a Cagliari. Il suo approccio sperimentale gli ha permesso di elaborare un linguaggio originale recuperando suggestioni iconiche arcaiche di grande impatto emotivo. Sono stati pubblicati postumi due suoi scritti: Ho bussato alle porte di questa città meravigliosa (1993) e Memorie di Orani (1996). A Orani, nel ’95, nascono in sua memoria un Museo e una Fondazione a suo nome.

Camillo Bellieni

CAMILLO BELLIENI nasce a Thiesi (Sassari) il 31 gennaio 1893. Studia a Sassari dove, nel 1911, consegue la maturità classica e, da ufficiale della “Brigata Sassari”, nel 1916, si laurea in Giurisprudenza. Nel 1915, sul Carso, conosce Emilio Lussu; gravemente ferito in battaglia, nel 1917 viene congedato. Nel 1920 si laurea in Filosofia a Roma e, nel 1924, in Paleografia e Dottrina archivistica a Napoli. Considerato uno degli ideologi più acuti e brillanti della sua generazione, nel 1921 è tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione. Oltre ad una copiosissima serie di appassionati lavori di carattere politico, tra le sue opere si ricordano La Sardegna e i Sardi nella civiltà del mondo antico (1928-31), La Sardegna e i Sardi nella civiltà dell’Alto Medioevo (1928) e Eleonora d’Arborea (1929). Muore a Napoli il 9 dicembre 1975.