Ilisso nasce a metà negli anni Ottanta al centro della Sardegna, in una terra fortemente connotata ma poco raccontata, per rispondere all’esigenza di recuperare, testimoniare e valorizzare la ricchezza storica, culturale e artistica dell’Isola. Col suo lavoro è riuscita a far emergere e documentare i protagonisti e il repertorio etnografico sardo, necessari per comprenderne e rappresentarne l’identità e il valore.
La Ilisso delinea subito le direttive del suo percorso: Grandi Monografie è la collana d’esordio e Antonio Ballero il primo titolo dei tanti che seguono: Francesco Ciusa, Giuseppe Biasi, Mario Delitala, Filippo Figari, Salvatore Fancello, Eugenio Tavolara, Mauro Manca, Foiso Fois, per citarne alcuni, degli oltre 20 artisti sui quali si è indagato, restituiti al pubblico in una veste nuova per ricchezza di contenuti, immagini e lavori inediti che hanno permesso di tracciare i loro ritratti.
La collana Storia dell’Arte in Sardegna si rivela un’altra esperienza fondamentale. In collaborazione con i maggiori studiosi del settore, per la prima volta vengono schedati e resi fruibili oltre mille anni di storia. Nove volumi illustrano la ricerca sistematica di arte e architettura dal Romanico al ‘900 attraverso testi e immagini realizzate seguendo campagne fotografiche apposite su tutto il territorio regionale.
Al contempo viene intrapresa la ricerca sul campo per documentare la cultura popolare. Il volume Sonos del 1994 anticipa la fortunata collana di Etnografia e Cultura Materiale che dal 2003 indaga e restituisce al pubblico la vitalità e soprattutto la varietà di un vastissimo patrimonio identitario in costante dialogo con la modernità.
È del 1992 Appunti d’Arte, collana che consolida la presenza della casa editrice nel mercato nazionale abbracciando anche argomenti non sardi. In linea con questa tendenza, unita alla spiccata sensibilità verso culture “altre” e alla forte attenzione ai temi della contemporaneità, si è realizzata nel 2004 prima la collana Ilisso Contemporanei. Scrittori del mondo e subito dopo Scrittori di Calabria.
Nel 1996 si inaugura Bibliotheca Sarda: un programma di recupero monumentale dell’intero corpus della letteratura isolana dal XII al XX secolo che ogni anno si arricchisce di 12 titoli, ad oggi editi 150, introdotti da una prefazione che propone una rinnovata prospettiva critica per ciascuna opera.
Negli anni la Ilisso è cresciuta realizzando numerose collane connotate per tematiche, dalla linguistica alla fotografia, e coordinate col supporto di un comitato scientifico esterno. Grazie alla costante ricerca iconografica che caratterizza l’intera produzione, ha costituito un archivio fotografico di oltre 100.000 immagini, riconosciuto quale fondo unico per la conoscenza della Sardegna.
Nel corso della sua attività, parallelamente all’editoria, ha ideato e promosso mostre ed eventi culturali, rafforzando la sua esperienza nel settore museale; dal 2001 al 2007 ha gestito l’attività didattica e il book-shop della Galleria Comunale D’Arte di Cagliari.
Dopo una lunga serie di successi di pubblico e critica – si ricordano tra gli altri gli allestimenti dedicati a Biasi, Nivola, Delitala, Melis Marini – nel 2011 arriva il riconoscimento internazionale più prestigioso: il Compasso d’Oro dell’ADI per DOMO-XIX Biennale dell’Artigianato sardo, realizzata a Sassari nel 2009 per conto della Regione Sardegna in seguito all’aggiudicazione di un bando pubblico.
Un lavoro articolato e corale, naturale estensione del percorso innescato dalla Ilisso sulla salvaguardia e il rinnovamento dell’artigianato: più di 250 oggetti prodotti dagli artigiani dell’Isola in sinergia con i designer internazionali. Mediazione, conoscenza e contaminazione hanno dato vita a un’idea di Sardegna tesa alla contemporaneità.
Il settore Mostre si potenzia nel 2010 quando a Nuoro viene inaugurato il Museo Ciusa presso lo spazio civico TRIBU. Spazio per le Arti. Un’esposizione permanente dedicata al più importante scultore sardo del ‘900, di cui Ilisso è responsabile dell’allestimento, della gestione e della programmazione culturale.
Negli anni la casa editrice continua a intensificare i rapporti con le istituzioni e partner privati nella realizzazione di progetti finalizzati alla fruizione dei beni culturali, utilizzando i nuovi linguaggi per una divulgazione che si avvale anche del formato digitale, consapevole della propria identità tra tradizione e innovazione per raccontare nelle sue produzioni le storie e la cultura di Sardegna