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Lo scrittore sassarese racconta le vicende di una ragazza di Cabras, costretta dalla miseria a lasciare la propria famiglia e il promesso sposo per recarsi a lavorare come “serva” presso una nobile casa di possidenti oristanesi. Qui viene sedotta e abbandonata dal giovane rampollo che la restituisce a una miseria ancor meno sopportabile di prima. Un dramma d’amore dietro il quale si cela un lucido ritratto della società sarda di fine ‘800, carico di tutte le contraddizioni dell’epoca.
Volume n.61